Un Immobile nazionale per l'assalto della Lazio alla Champions

La carica di Ciro tornato a far gol con l’Italia dopo due anni di astinenza: nel 2017, dopo la rete a Israele, infilò una tripletta per affondare il Milan
Un Immobile nazionale per l'assalto della Lazio alla Champions© ANSA
Fabrizio Patania
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ROMA - Altro Ciro per l’assalto Champions. La garanzia di Inzaghi. Immobile vola con la Lazio, si è sbloccato in azzurro, interrompendo un digiuno lungo due anni. L’ultima volta, con l’Italia, aveva schienato Israele nel settembre 2017. Era al top del ciclo del ct Ventura, suo maestro. Si ripresentò allo stadio Olimpico, dopo la prima sosta di campionato, asfaltando il Milan di Montella: tre gol e un assist per Luis Alberto, risultato 4-1. Il prologo di una stagione stupenda, accompagnata dai consensi e dagli applausi, ma chiusa con una delusione profonda, il 20 maggio 2018, vedendo sfumare il traguardo Champions a una manciata di minuti dalla fi ne del campionato. Quarto posto consegnato all’Inter dopo il tracollo di Salisburgo nei quarti di Europa League e la semifi nale di Coppa Italia persa ai rigori con il Milan. Non erano bastati i 41 gol stagionali di Immobile, in corsa sino alla fine di aprile per la Scarpa d’Oro, contesa a Messi e Salah. Dalle delusioni nascono le grandi imprese e si risorge.

Sblocco Immobile

Oggi è un’altra Lazio. Più matura, più solida, più esperta. Con Immobile tornato trascinatore e spietato realizzatore: 88 gol totali in maglia biancoceleste, compresa la doppietta di Marassi alla prima giornata di campionato. Ecco la garanzia di Inzaghi. Ha ritrovato stimoli e valori, i suoi top player sono al massimo o quasi, guidati da Ciro. Si è fermato al palo solo nel derby con la Roma. Un eccesso di frenesia e di pressione. Sentiva la partita come avvertiva la necessità di sbloccarsi con l’Italia. Doveva ancora conquistare Mancini, rischiava di perdere la nazionale, ha riacciuff ato in extremis l’autobus azzurro, perché se non avesse segnato neppure in Finlandia chissà cosa si sarebbe detto. E invece è ripartito il ballottaggio con il suo amico Belotti. Un curioso intreccio del destino.

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