Droga, sgominata banda criminale: "Diabolik era il capo"

L'ultrà della Lazio, Fabrizio Piscitelli, ucciso lo scorso 7 agosto, era il vertice del clan di narcotrafficanti che operava a Roma e che in nove mesi ha spacciato per 120 milioni di euro
Droga, sgominata banda criminale: "Diabolik era il capo"© ANSA
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ROMA - Spunta anche il nome di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik e ucciso il 7 agosto scorso a Roma, nell'indagine Grande Raccordo Criminale che ha portato oggi ad emettere 51 misure cautelari su richiesta della Dda di Roma coordinata dal procuratore Michele Prestipino nei confronti di un'organizzazione criminale, il cui vertice era Fabrizio Fabietti, dedita al traffico di droga e che riforniva le piazze di spaccio della Capitale.

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Diabolik risulta tra gli indagati. Un giro di affari di 120 milioni di euro e il ruolo di Diabolik era centrale, secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, che poteva contare su amicizie eccellenti tra cui quella di Michele Senese, punto di riferimento della camorra a Roma. La "batteria " operava principalmente nella zona di Roma Nord per fornire le piazze di spaccio e recupero credito. Per quest'ultimo aspetto il gruppo era composto da picchiatori, anche ex pugili, tra cui cittadini albanesi. Fabietti svolgeva il ruolo di broker del narcotraffico per l'approvvigionamenti di droga ed aveva rapporti con la cosca di 'ndrangheta Bellocco, i fratelli Emanuele e Leopoldo Cosentino, entrambi destinatari del provvedimento cautelare.

Le indagini

Le indagini si sono svolte nel periodo compreso tra febbraio e novembre 2018. Gli inquirenti della guardia di finanza hanno ricostruito la compravendita di 250 chili di cocaina e 4.250 chili di hashish, per un valore di circa 120 milioni di euro. In base a quanto emerge dalla ordinanza, Piscitelli e Fabrizio Fabietti nell'estate del 2018 hanno tentato di concludere l'importazione, tramite un natante, di un ingente carico di hashish proveniente dal Marocco, con l'appoggio di Fabio Panichelli, già destinatario di un provvedimento restrittivo per 10 anni e 10 mesi di reclusione da scontare, in relazione a fatti analoghi. Il gruppo ha agevolato "la latitanza di Panichelli, fornendogli documenti falsi per l'espatrio e consentendogli così di giungere in Spagna attraverso il Marocco dove poter gestire le fasi di approvvigionamento e spedizione del narcotico ai soci".

"Tutto ruotava intorno a Diabolik"

"Si tratta di un gruppo che non ha eguali in altre città italiane che operava a Roma Nord e che coinvolge criminalità sportiva, politica e narcotraffico. Tutto ruotava attorno a Piscitelli". Lo ha affermato il procuratore di Roma, Michele Prestipino, in riferimento ai 51 arresti fatti nell'ambito di una indagine su un gruppo di narcotrafficanti attivi nella Capitale. “Questa operazione ci permette di squarciare il velo rispetto al traffico di stupefacenti sulla piazza di Roma. Si tratta di un'indagine trasversale multilivelli che ci permette di ricostruire come funziona lo spaccio in una piazza come la Capitale", ha aggiunto Prestipino.


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