ROMA - Non molla, Felipe Caicedo. Nonostante non sia al meglio per un fastidio al polpaccio, il Panterone non lascia sola la sua Lazio. Contro il Parma farà ancora coppia con Ciro Immobile. Correa, recuperato ma non al meglio, andrà in panchina. Felipe è pronto agli straordinari.
Caicedo, momento top
La fiducia di Inzaghi lo ha rigenerato. Caicedo è ormai a tutti gli effetti un punto fermo di una Lazio spaziale fin qui. Stringerà i denti, dopo il match contro il Verona ha accusato un indurimento al polpaccio. Si è gestito, ha alzato la mano: presente. Guai a chiamarlo attaccante di scorta: in Serie A 17 presenze, 7 reti e 3 assist. Nella passata stagione, dopo 28 apparizioni totali, di gol ne collezionò 8. Una sola marcatura per eguagliare il record della vecchia annata. Già si può dire: questa di Felipe Caicedo è la sua miglior stagione. Dopo il marziano Immobile, è lui il bomber della Lazio. Correa, fermo da quasi un mese, è a quota 6 reti. Contro il Verona si è inceppato pure Felipe insieme a Ciro, cosa strana per l’attacco biancoceleste. Con la Spal, una giornata prima, una doppietta. In trasferta può fare di più: un gol a Cagliari (fondamentale) e uno a Sassuolo. Contro il Parma il Panterone ha l’obbligo di graffiare. Per far volare l’aquila, servono pure le sue reti.