Almeyda: “Stavo per andare al Real Madrid. Il destino ha detto Lazio…”

L’argentino, oggi tecnico dei californiani San Jose Earthquakes, ha ricordato il passato: “Al posto dei Blancos ho scelto il Siviglia, poi i biancocelesti. Non mi sono mai pentito”
Almeyda: “Stavo per andare al Real Madrid. Il destino ha detto Lazio…”
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ROMA - Fa un po’ strano vedere Matias Almeyda totalmente pelato. Da giocatore, anche con la maglia della Lazio, capelli lunghi e fascetta. Oggi nuovo look e baffi: “Avevo già tagliato il giardino e non sapevo cos’altro tagliare”, ha scherzato ai microfoni di Superfútbol. Ma la realtà è un’altra: “Ho accettato una sfida con degli amici su WhatsApp. Dovevo tagliare un po’ i capelli, ma con la macchinetta ho affondato troppo lasciando un piccolo segno. A quel punto ho deciso di tagliare tutto”.

Il suo passato

“Nel 1996, dopo le mie stagioni al River Plate, il presidente Alfredo Davicce mi disse: ‘Devi deciderti, o vai al Real Madrid o al Siviglia’. I Blancos erano interessati a me come altre squadre. Ma avevo già dato la mia parola al Siviglia. Se me ne sono pentito? No, però in quella stagione con gli andalusi andai in B e il Real Madrid vinse la Liga. Ma lì la Lazio mi ha comprato. La vita è fatta così, di intrecci e curve”. In effetti il destino, in biancoceleste, gli ha regalato uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.

Il rapporto con Bielsa

Mi ha insegnato un metodo di lavoro completamente diverso da quello del resto degli allenatori. Mi piaceva ascoltarlo quando parlava con la stampa, trattava tutti i giornalisti allo stesso modo”. Poi l’aneddoto: “Una mia zia stava per morire, le avevano dato solamente qualche giorno di vita. Parlai con Bielsa e gli dissi: 'Non sono concentrato, voglio andare ad Azul con la mia famiglia'. Mi rispose: 'Vai subito. La vita è più importante del calcio'. Mi regalò un libro per continuare gli esercizi e scrisse una dedica molto bella. Ho un bel ricordo”.


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