Lazio, il messaggio di Lotito alla squadra in anteprima: ecco le sue parole

L'editoriale del presidente prima della riapertura di Formello: «La salute è un bene primario ma da presidente penso anche a chi si sostenta grazie al club. Lontani, mai soli e non si molla»
Lazio, il messaggio di Lotito alla squadra in anteprima: ecco le sue parole© ANSA
Fabrizio Patania
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La chat del gruppo Lazio ha accolto come una festa l’annuncio della ripresa degli allenamenti individuali. «Li abbiamo dovuti frenare, i giocatori non ce la facevano più a stare a casa» ha raccontato il ds Tare a Sky Sport. Lotito, invece, ha citato Gio Evan, poeta e artista di strada, per aprire e chiudere il suo editoriale sulla rivista ufficiale in uscita lunedì 11 maggio. «Ed erano lontani, lontanissimi, eppure non si sentivano soli, perché si tenevano in mente, e la mente non lascia mai sola la presa». Sembra il timbro alla resilienza della Lazio, mai doma, capace di interpretare la quarantena nel modo giusto: una pausa e non lo stop definitivo, il motore acceso e la testa a riposo in attesa di tornare. Non hanno mollato la presa, sono pronti a ricominciare e sbranare il pallone. «Leoni in gabbia» il titolo in copertina, associando il soprannome di Acerbi all’isolamento domiciliare degli ultimi due mesi. Perché il pensiero che fosse realmente già finito tutto è stato respinto dai giocatori di Inzaghi. Sono rimasti sul pezzo, aggrappati al sogno con la fede, con il cuore, con la speranza. La fine della pandemia (se maggio continuerà a darci buone notizie) come liberazione per tornare a sudare, segnare e abbracciarsi. Ecco il vero scudetto vinto da Lotito, il senso di una stagione irripetibile e di un’avventura che forse un giorno diventerà un romanzo, come in fondo racconta la storia del club biancoceleste, forgiato dalla sofferenza: è il presidente di una squadra che non gioca solo il calcio più bello d’Italia. Sono amici, portano in campo passione e senso di appartenenza, sembrano figli di un altro tempo e di un calcio meno patinato, più vero.

Nuovo consulto con lo staff medico

C’è contenuto dentro la Lazio. Attenzione alla salute, non solo all’economia del calcio. Lotito ieri ha consultato di nuovo lo staff medico per controllare il protocollo sanitario predisponendo visite e controlli. «La salute è un bene primario, garantito addirittura dalla nostra Costituzione, e quindi non va solo preservato, ma anche tutelato e difeso a tutti i costi» ha ricordato nel suo editoriale, cercando di coniugare il tema della sicurezza e degli allenamenti. «Il problema che mi pongo, è quello di far sposare la tutela della salute con la ripartenza, che consente a tante famiglie di portare a casa il sostentamento». Ne parla da marzo, in queste ore ha compiuto (come il resto della Serie A) il primo passo con la ripresa degli allenamenti. Ora dovrà superare l’ostacolo più alto, i dubbi e le perplessità del Governo, il muro alzato dal ministro Spadafora.

Si punta sulla diplomazia di Gravina

Tutti a Formello confidano nella diplomazia di Gabriele Gravina. Il presidente della Figc lo ha promesso: non metterà la propria firma sulla sospensione definitiva del campionato. Va salvata l’industria calcio, ricordata da Lotito. Perché il calcio non è solo dei presidenti e dei giocatori. «Una società è composta da magazzinieri, fisioterapisti, cuochi, camerieri, autisti, impiegati». Lotito ha ricordato anche gli steward dell’Olimpico prima di salutare con un messaggio di speranza. «L’augurio per mio figlio, per i vostri figli, per noi tutti, è che questo periodo passi, e che si possa, con tutte le precauzioni che vogliamo e dobbiamo attuare, ritornare a ritrovarci tutti insieme».


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