Coronavirus, l'Uefa stoppa la Lazio: scontro totale sui tamponi

Negativi in Serie A, positivi in Europa: il caso clamoroso. Immobile, Leiva e Strakosha non partono per la Russia. Lotito non si arrende ma la Procura apre l’inchiesta e acquisisce i referti
Coronavirus, l'Uefa stoppa la Lazio: scontro totale sui tamponi© ANSA
Fabrizio Patania
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Scontro totale, sono diventati i tamponi della discordia. L’Uefa stoppa la Lazio, la Procura Federale ha aperto un’inchiesta, Immobile e Leiva non sono partiti per la Russia e chissà se oggi riusciranno a raggiungerla con un volo privato, come era accaduto con Pereira a Bruges: ipotesi remota, non da escludere. Divieto di Champions per la Scarpa d’Oro e il play brasiliano, entrati in corsa e decisivi domenica a Torino. E’ un caso clamoroso, resta il punto interrogativo aperto: “negativi” in Serie A, “positivi” in Europa? Inzaghi ancora in emergenza, è salito all’ora di pranzo sull’aereo diretto a San Pietroburgo dopo aver depennato altri due big dalla lista dei convocati oltre a Strakosha e senza ottenere il recupero di Lazzari e Luis Alberto, già in isolamento: neppure ieri erano tornati all’interno del “gruppo-squadra”.

Si sta aprendo un’altra battaglia politico-sportiva nel campo degli asintomatici al Covid, verdetti in bilico o rovesciati come era capitato all’interista Hakimi, non impiegato con il Borussia Moenchengladbach e tornato “negativo” il giorno successivo: roba da convegno medico-scientifico che coinvolge l’Uefa e rischia di spaccare il calcio italiano. Lotito, infuriato e di nuovo nella bufera, contesta l’esito dei tamponi molecolari eseguiti dalla Synlab, il laboratorio di Firenze a cui si appoggia Via Allegri per le nazionali azzurre e che determina positività e negatività delle società italiane impegnate in Champions e in Europa League. Per la Serie A ogni club può scegliere il proprio laboratorio, sinora è stato impossibile centralizzare il sistema di controllo.

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