Lotito al fianco di Paparelli: "Basta strumentalizzazioni, è tempo di condanne"

Il presidente della Lazio, in una nota, ha ammesso la propria vicinanza a Gabriele, figlio del compianto tifoso ucciso 41 anni fa allo stadio
Lotito al fianco di Paparelli: "Basta strumentalizzazioni, è tempo di condanne"
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ROMA - Ancora attacchi alla memoria di Vincenzo Paparelli, ancora la rabbia del figlio Gabriele, che non ha mai dimenticato suo padre tragicamente ucciso da un razzo partito dalla Curva Sud direzione Curva Nord in un derby di 41 anni fa. Nuove offese per un uomo che ogni giorno è costretto a combattere la propria battaglia personale a difesa del papà. E il presidente della Lazio, Claudio Lotito, in un comunicato gli ha dimostrato tutta la sua vicinanza: "Voglio esprimere la mia più totale e incondizionata solidarietà a Gabriele Paparelli, ancora una volta vittima di vegognosi attacchi alla memoria del papà Vincenzo. Credo sia arrivato il momento, una volta per tutte, di dire basta a queste strumentalizzazioni e di farlo a voce alta, senza tentennamenti. E penso di interpretare lo stato d’animo e il sentimento di chiunque si fosse trovato in una situazione come quella accaduta 41 anni fa, che non ha alcuna giustificazione sportiva nè, tantomeno, può essere interpretata come espressione di qualsivoglia tifoseria".

Le parole di Lotito

"Vincenzo Paparelli era un tifoso della Lazio, ma era soprattutto un padre e un marito. Un uomo normale strappato alla vita da un gesto folle, il 28 ottobre del '79, allo Stadio Olimpico. Il derby di Roma è tra i più belli al mondo, è colore, rivalità e sana competizione nel rispetto delle regole e dei valori sportivi. Per questo non può e non deve traformarsi in tragedia e neppure nella speculazione su di essa. Prima di tutto va preservato il rispetto dell’essere umano e neanche la peggiore offesa può rappresentare un alibi per umiliare la memoria di una persona. Faccio appello a tutti i tifosi affinchè queste ragioni si affermino - ancora di più oggi nel drammatico momento che stiamo vivendo - sempre, in ogni momento e al di là di ogni fede sportiva, per rappresentare un esempio che prevalga su qualsiasi tentativo di mortificare il vivere civile e il buon senso. È tempo di parole chiare, di condanne nette e di prese di posizione responsabili".


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