Lazio, le mosse per liberarsi dell’indice di liquidità

Il mercato biancoceleste bloccato da questo parametro: le soluzioni per uscire dall’impasse
Lazio, le mosse per liberarsi dell’indice di liquidità© ANSA
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ROMA - Il mercato della Lazio fermo con le quattro frecce. Anche i calciatori arrivati non sono stati ancora tesserati. Parliamo di Felipe Anderson, Hysaj, Romero e Kamenovic. Nessun contratto depositato in Lega, manca pure quello di Radu (rinnovo). Il motivo? L’indice di liquidità. Tradotto: il rapporto tra spese e ricavi calcolato sui dodici mesi che non deve essere mai in negativo. La Lazio, in assenza di cessioni, ha 43 contratti in lista. Il monte ingaggi così è alto ed è salito ancora di più dopo l’ingaggio di Maurizio Sarri e il suo staff. Una situazione da risolvere ben presto.

Lazio, la soluzione per sbloccare il mercato

I debiti delle società non c’entrano nulla con l’indice di liquidità. È il caso della Roma, che con Friedkin ha rifinanziato i conti, mettendo altri 25 milioni di euro per “spese correnti”. Così l’azionista può ripianare la situazione, sborsando altri soldi e andare avanti. Una soluzione immediata. Altrimenti va sfoltita la rosa: si riduce il monte ingaggi ed entra liquidità nelle casse. Secondo alcune indiscrezioni, alla Lazio servirebbe una cessione da 30 milioni per mettere in pari e operare in entrata. Altre voci parlano di un disavanzo da 15-20. La situazione resta comunque complicata. Sul mercato ci sono Fares, Jony, Patric più uno tra Caicedo e Muriqi. E poi i giovani ex Primavera e i prestiti rientrati da Salerno. Vendere per comprare e sistemare i conti. C’è tempo sino a fine agosto.


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