ROMA - Immobile azzurro non riesce a splendere. Ormai è un dato di fatto. Anche contro la Macedonia non è riuscito a lasciare il segno. I tifosi di tutta Italia puntano il dito contro il giocatore della Lazio, bomber leggenda in biancoceleste, mai decisivo in Nazionale. Ci ha provato nella notte incubo di Palermo, ma niente da fare. Finisce sul banco degli imputati insieme a Insigne, Jorginho e gli altri uomini d’esperienza che avrebbero dovuto caricarsi la squadra sulle spalle e portarla in Qatar.
Il momento no di Immobile
Per Ciro altro flop dopo l’eliminazione del 2017. A novembre non aveva dubbi: “Il ricordo dell’eliminazione contro la Svezia non mi condiziona. Io l’ho cancellato dalla mia mente, è una pagina brutta della mia carriera”. Quella pagina è tornata e si è fotocopiata. Dopo il disastro targato Ventura l’attaccante della Lazio diventò capocannoniere in Serie A (insieme a Icardi) e riuscì a trascinare la squadra al quinto posto (Champions sfiorata per un soffio). Adesso dovrà trovare le energie mentali per tornare al top da Sarri che lo aspetta per il rush finale: Sassuolo, Genoa, Torino, Milan, Spezia, Sampdoria, Juve e Verona. Sono 21 i gol in 25 partite in Serie A. Il suo tesoro è sempre lì. Ci sono otto partite per non buttare al vento una stagione che rischia di diventare maledetta.