Immobile: "Grazie Lazio, si vince insieme"

"Divido il trofeo con mister Sarri lo staff e i miei compagni: tutti mi hanno aiutato a segnare"
Immobile resta© ANSA
Fabrizio Patania
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ROMA - Staccato Piola, è entrato nella scia di Nordahl: Immobile insegue le leggende. Nessun attaccante italiano era mai riuscito a vincere per quattro volte il titolo dei marcatori di Serie A. Riprenderà la caccia allo svedese, capocannoniere in cinque campionati con il Milan all’inizio degli anni Cinquanta, nella prossima stagione. Il centravanti della Lazio proverà a stabilire un nuovo record. Davanti, fissati dal contratto, ci sono altri quattro anni. Ciro è legato al club biancoceleste sino al 30 giugno 2026. Ieri il suo quarto titolo è stato celebrato dalla Lega di Serie A e Immobile ha voluto ringraziare Sarri e la squadra, che gli hanno permesso di staccare in volata Vlahovic: ha chiuso con 27 gol in appena 31 presenze. Nel mese di aprile, dopo l’eliminazione azzurra dal Mondale in Qatar, ha piazzato l’allungo decisivo: tripletta a Marassi con il Genoa, altri tre gol con il Torino, con il Milan e nella trasferta di La Spezia. «Sono davvero felice, questo premio lo dedico a mia moglie, ai miei figli e alla mia famiglia. Ovviamente devo dare merito al mister, allo staff e ovviamente ai compagni di squadra. Questo premio va condiviso con loro, perché mi hanno in condizione di poter realizzare tutto questo. Ogni anno c’è sempre qualcuno che è lì e lotta con me per poter vincere la classifica marcatori. E’ complicato, è un premio difficile e, come ho già detto, se non c’è un lavoro di squadra dietro è difficile da ottenere. Sono davvero soddisfatto del lavoro fatto. Complimenti a Lautaro, Vlahovic e gli altri attaccanti che hanno fatto una stagione davvero importante. E’ stato bello arrivare davanti a calciatori come loro».

Immobile sul podio

Nella storia della Serie A, tolti Nordahl (5) e Nyers (3), non ci sono mai stati attaccanti, a parte Immobile, ad aver superato almeno tre volte la soglia dei 25 gol a campionato. E’ un dato significativo, perché Ciro quest’anno ha saltato 7 partite per infortunio. Non aveva mai giocato così poco. Ha segnato, di media, quasi un gol ogni 90 minuti. E se fosse rimasto in campo a tempo pieno, forse avrebbe lottato sino all’ultima giornata per la Scarpa d’Oro, già vinta nel 2020. Si è imposto Lewandowski. Il centravanti del Bayern Monaco ha realizzato 35 reti. Piazza d’onore per il francese Mbappé, salito a quota 28 grazie alla tripletta realizzata con il Metz nell’ultimo turno della Ligue 1. Ciro e Benzema terzi in Europa con 27 gol.

Immobile e la Nazionale

Mbappé e Haaland sono il futuro. Lewandowski (34 anni) e Benzema (35) sono protagonisti attesi in Qatar e continuano a dettare legge in Champions. E’ questo il motivo per cui i suoi collaboratori più stretti hanno consigliato Ciro a non mollare la Nazionale dopo la delusione di Palermo e l’onda eccessiva di critiche. La microfrattura al malleolo lo costringerà a un mese di stop e Mancini non lo ha potuto convocare per la Finalissima di Wembley con l’Argentina. Il ct, però, a settembre lo convocherà per la Nations. Non ha alternative credibili in attacco. Non c’è ricambio, in attesa che i giovani crescano e si affermino in campionato, ai campioni d’Europa. Discorsi rinviati a fine estate. Ora Sarri e Lotito devono costruire la nuova Lazio. Ciro Immobile ieri era al Corviale per un evento organizzato dall’Adidas. Quando un tifoso gli chiedeva se Milinkovic resterà a Formello, ha risposto con un sorriso ed è stato sincero: «Non lo so». Certamente la società dovrà trovare un partner ideale per Ciro. Muriqi non si è imposto, Caicedo era stato mandato via per fargli posto. Sarri si è ritrovato senza vice.


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