Lazio, Sarri: "La Roma seconda? Una delusione! Noi abbiamo investito, non speso"

Il tecnico biancoceleste parla in conferenza stampa prima della sfida contro il Bologna che segna il debutto stagionale e non risparmia una frecciata al collega Mourinho
Lazio, Sarri: "La Roma seconda? Una delusione! Noi abbiamo investito, non speso"© Marco Rosi / Fotonotizia
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FORMELLO - Si apre la seconda stagione di Maurizio Sarri alla Lazio. C'è il Bologna all'Olimpico alla prima di campionato e il tecnico biancoceleste, in conferenza stampa, ha parlato del momento e non solo: "Una partita d’ingresso è sempre delicata, difficile. Il cambiamento tra amichevoli e match veri non è automatico, inoltre gli avversari ci hanno sempre creato difficoltà. Partita difficile, speriamo di vedere una Lazio che oggi non è al top, ma vorrei trovarla a livelli accettabili. Difficile capire a che punto siamo, stiamo facendo più fatica nello scaricare i carichi di lavoro. Il terreno di Auronzo non ci ha aiutati, pieno di sabbia e molto pesante nei carichi che di solito facciamo. La sensazione è che siamo leggermente più brillanti, speriamo di essere pronti per un match che conta. Gli obiettivi? La stagione è più folle di quanto mi aspettassi, basta pensare che il 14 agosto si gioca alle 18.30. Dopo il lockdown, quando il campionato è ripartito, si giocava alle 20,45... è già un'incogruenza. In Italia si sta facendo di tutto per non vendere il prodotto. Non si può giocare alle 18.30. La stagione è ancora più folle di quanto si potesse pensare in un primo momento. Noi ci siamo ringiovaniti, abbiamo cambiato diversi elementi. Dobbiamo rimanere competitivi come il ciclo di ottimo livello passato. Il primo obiettivo è questo. Nessuno conosce il nostro potenziale. Ne abbiamo se diventiamo una squadra vera, che pensa insieme. Se riusciamo a creare questa mentalità possiamo fare qualcosa di importante”.

La Lazio secondo Sarri

“L’anno scorso eravamo tra le rose più vecchie d’Europa. Dovevamo ringiovanire e questo ti comporta un nuovo inizio di percorso. Abbiamo la fortuna di una base dello scorso anno, ma il percorso inizia ora. La squadra che ho mi piace, c’è qualcosa di logico fatto, che rientra nelle dimensioni della nostra società. Non siamo una società che può comprare giocatori top in giro per l’Europa e dunque bisogna cercare percorsi alternativi. In maniera ipotetica l’abbiamo fatto bene, la società ha preso una strada molto logica per garantire una base tecnica. Il portiere titolare? Non ho deciso. Maximiano sta lavorando con noi da più tempo, Provedel si è inserito bene. Il campo deciderà, ma entrambi troveranno il loro spazio”.

Sarri e la stoccata alla Roma

“Ho fatto richieste di mercato in base alla disponibilità della società. Non ho pressione addosso. La frase di Mourinho? Loro hanno speso, noi abbiamo investito con i giocatori giovani. Ringrazio José per la fiducia, spero di accontentarlo. Il secondo posto della Roma sarebbe una delusione a mio parere. Luis Alberto stava male veramente, c’è un referto di un pronto soccorso. I primi due allenamenti li ha fatti con sensazioni di vomito e giramenti di testa. La sua situazione si conosce: ha il desiderio di tornare al Siviglia, in Spagna. Per una parte di preparazione è stato condizionato da questo pensiero, la società si è messa a disposizione. Ora non c’è questa eventualità e negli ultimi giorni l’ho visto bene. Milinkovic? Sto tranquillo fino ad un certo punto. Lo vedo come lo scorso anno, un po’ in difficoltà. Ma questo rientra nelle sue caratteristiche fisiche, non va in condizione subito. Tutto nella normalità, va accompagnato per 2-3 partite, poi ci accompagnerà lui. Un terzino sinistro? Un sinistro naturale garantirebbe qualcosa in più in fase di costruzione e spinta offensiva. Vediamo la situazione come evolve. Abbiamo fatto un anno con un destro a sinistra, possiamo farne un altro. I tifosi? Sono contento della loro risposta, della fiducia che dimostrano. Speriamo di ripagarli presto. Entriamo in campionato con un Olimpico pieno è di conforto. Il popolo laziale è nettamente migliore di come viene descritto in giro. Il campo dirà se possiamo giocare con Marcos Antonio: grande palleggiatore, velocità di idee. Poi la partecipazione difensiva è buona, l’impatto fisico meno. Valutiamo sulla nostra pelle a costo di rimetterci qualcosa”.


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