Una Lazio più tosta: Immobile va aiutato

Una Lazio più tosta: Immobile va aiutato© Getty Images
Alberto Dalla Palma
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Chissà che cosa avrà pensato Immobile, per quasi un’ora abbandonato in mezzo ai tre centrali del Torino, increduli di tanta grazia. Non sembrava nemmeno la Lazio di Sarri, anzi, non sembrava nemmeno una squadra di Sarri per quanto si è difesa, anche se con estrema bravura, questo bisogna dirlo. Rinunciando a tutta la qualità in suo possesso, e in particolare a quella di Luis Alberto e Marcos Antonio, il tecnico aveva costruito una partita fisica, di sostanza piuttosto che di bellezza: conoscendo Juric e il suo calcio aggressivo, non voleva concedere spazio e centimetri, tanto che ha anche lanciato dal primo minuto Vecino chiedendo un lavoro assolutamente difensivo a Felipe e Zaccagni. E così Ciro ha dovuto rinunciare alla ricerca del gol numero 184, che gli avrebbe consentito di agganciare Batistuta e di avvicinarsi al tetto dei 200, obiettivo minimo della stagione. Ma quando Immobile ha avuto due palle da giocare, ci sono voluti il miglior Milinkovic (il fratello di Sergej, già protagonista su Marusic) e una benedetta (per il Torino) deviazione di Djidji, per negargli il gol. Il senso di tutto questo ragionamento ci porta a sostenere che Sarri non deve mai dimenticarsi di avere davanti un attaccante di un’altra categoria, in grado di segnare in qualsiasi momento, e per questo va aiutato e assecondato, mai lasciato solo come è accaduto per tutto il primo tempo.

Di contro e di bello bisogna dire che il tecnico toscano sta costruendo una Lazio molto più solida della stagione scorsa, più compatta e abile a difendere sia nell’uno contro uno che con il lavoro collettivo: la crescita di Patric sta aiutando anche Romagnoli a ritrovare ritmo e sicurezza dopo un anno trascorso più in panchina e in infermeria che in campo. La scelta di giocare con Cataldi e Vecino piuttosto che con Marcos Antonio e Luis Alberto indica che Sarri sta cercando la solidità di squadra in attesa di far esplodere tutte le qualità offensive che si sono viste quando il Torino è calato e i fantasisti biancocelesti (Pedro compreso) sono saliti in cattedra. Purtroppo c’era poco tempo per piazzare il colpo o per aiutare Immobile, ma il fatto che la partita sia finita senza che Provedel sia stato costretto a fare un solo intervento va interpretato in modo positivo. Venerdì sera, contro l’Inter, nella notte di Ciro contro Lukaku, capiremo anche quali saranno le scelte di Mau contro le big.


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