Le mosse di Sarri: così ha ricostruito la Lazio

Dopo gli stenti di Torino è fiorita una serata da antologia, straripante in campo e fuori
Le mosse di Sarri: così ha ricostruito la Lazio© ANSA
Daniele Rindone
2 min

Tutti i sogni in una notte. La magica Lazio di Sarri, la magica festa dell’Olimpico. L’allenatore, la squadra, il gioco, le giocate, lo stadio, i 55.000 laziali. Tecnica, tattica e spettacolo, un cocktail esplosivo. Dopo gli stenti di Torino è fiorita una doppia Lazio da antologia, straripante in campo e fuori. E’ un mondo nuovo, il “mondo che vorrei” sperato dai tifosi per lungo tempo. Emozioni trasmesse, emozioni ricevute. La lavagna e il cuore. La bandiera Romagnoli e il bisbetico domato Luis Alberto. Sarri è riuscito a ricostruire la squadra e a risvegliare l’anima dormiente dei laziali. Com’è bello parlare oggi della Lazio, non più da montagne russe, forse davvero da impennate e scalate. I problemi di trasloco dall’inzaghismo e al sarrismo sembrano archiviati, lo diranno le prossime prove, Samp (mercoledì) e soprattutto Napoli (sabato sera). Mau è riuscito a corazzare difesa e fase difensiva che l’anno scorso facevano patratac, costruendola attorno alla strana coppia Patric-Romagnoli. Al calco granitico sta aggiungendo le pennellate degli uomini di qualità, i Luis Alberto, i Pedro.

L'unione della Lazio

Gioco di squadra e di pubblico. Non bastava il lifting tecnico-tattico, serviva un’operazione sorriso capace di riportare i laziali all’Olimpico. E’ riuscito tutto in quest’estate fatale. Questo Sarri, questa Lazio, questo Olimpico sono stati preceduti dal mercato da 50 milioni promosso e finanziato da un nuovo Lotito. Non gioca più sui sentimenti. Forse è davvero il presidente delle notti che servivano.


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