Lazio, Milinkovic: "Mercato? Sono rimasto con il sorriso. Sul futuro…”

Il Sergente, in conferenza stampa, ha parlato prima della sfida contro il Feyenoord: "Europa League importante, ma vogliamo la Champions il prossimo anno"
Lazio, Milinkovic: "Mercato? Sono rimasto con il sorriso. Sul futuro…”© Getty Images
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FORMELLO - "L’Europa League mi porta bene, ho segnato il mio primo gol. Qui dobbiamo far vedere fuori dall’Italia la Lazio, siamo carichi per la partita. La mia estate? L’ho vissuta come le altre, c’erano tante voci. Ma alla fine iniziava un nuovo anno. Mi sono riposato bene, ho fatto una buona preparazione e sono partito bene. Dobbiamo migliorare la mentalità e tornare ad essere quelli che siamo”. Sergej Milinkovic-Savic ha aperto così la sua conferenza stampa di presentazione di Lazio-Feyenoord. Il centrocampista ha poi parlato anche di mercato.

Le parole di Milinkovic sul mercato

Quest’anno ci sono tanti giovani che ci daranno una grande mano. Siamo al secondo anno di Sarri, abbiamo le idee chiare. Con il tempo entreranno per aiutarci. La mia 300esima partita con la Lazio? Ricordo sempre la prima sfida e tutti gli anni passati. Sono contento di raggiungere questo record. Le offerte per me? Ho letto… non ho pensato troppo. Il lavoro diventa del mio procuratore, della società. Io sono qui con il sorriso, sto bene. Ogni partita è la stessa tra Italia e Europa. Tutte difficili, non sento differenze. Il colpo di tacco come assist? Certe idee arrivano in quel momento, ho visto Ciro partire, il difensore verso di me. La palla è finita dove volevo, peccato non aver vinto quella partita. Non penso al prossimo anno, è dura pensare così lontano. Per la Champions League ho fatto un solo anno con la Lazio, pensavo e volevo fare di più. Penso che la squadra possa raggiungere l’obiettivo”.

Milinkovic e il Mondiale in Qatar

“Penso di arrivare a novembre pronto con tante partite giocate. Cerco di prepararmi bene, nella condizione migliore e giocare con la mia nazionale. Con Sarri ho imparato le cose che mi mancavano sulla tattica. Prima non ero così bravo. Le proteste? Le due ammonizioni non servivano, ma in quel momento la testa è calda e non ti fa pensare. Sono stato stupido. Ma quando vedo le altre squadre protestare, lo faccio anche io. Ma noi abbiamo avuto più gialli. Finché c’è Ciro non mi vedo capitano (ride, ndr). Io sono il vice e sono felice. Da due anni non segno in Europa, mi fa strano. Lo scorso anno con un girone difficile non ho avuto molte occasioni”.


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