Assalto Lazio alla vetta con Immobile part-time

Sarri punta l’aggancio al Milan e il secondo posto: avrà Immobile in panchina e potrà sganciarlo negli ultimi venti minuti
Assalto Lazio alla vetta con Immobile part-time© BARTOLETTI
Daniele Rindone
3 min

ROMA - Ciro c’è per l’assalto al secondo posto, per tentare l’aggancio al Milan e staccare l’Atalanta tenendo a bada la Juve. Ciro c’è per continuare a volare. Non è un miraggio né farà l’attore di sfondo stile derby, il capitano della Lazio. S’è allenato ieri in gruppo, ha partecipato alle prove tattiche, è tra i convocati. Ciro c’è e Sarri medita di sganciarlo negli ultimi 20 minuti con il Monza per utilità o per rodaggio in vista del big match con la Juve di domenica. Poco, direte. Servirebbe dall’inizio, Immobile. Senza nulla togliere a Felipe Anderson, eroe-derby, che continuerà a rimpiazzarlo. Ma Sarri, armato di santissima pazienza, sta rimanendo senza attaccanti esterni titolari. Gli esami di Zaccagni hanno certificato un «trauma distrattivo a carico del polpaccio destro» , non sono state annunciate elongazioni. Immaginarlo a Torino è illusorio eppure non viene dato sicuramente fuori. A destra ci sarà Cancellieri, a sinistra era in preallarme il baby Romero. Dipende tutto da Pedro, provato a sinistra nella rifinitura, ha dato segnali confortanti, da confermare oggi. Tocca a Mau decidere se sganciare l’argentino o rischiare lo spagnolo.

La missione

Il calendario non dà tregua e concede alla Lazio il bonus secondo posto. Sarri, potendo, vorrebbe giocarsi le ultime due partite prima della sosta Mondiale al massimo, con più titolari possibili. Al secondo posto la Lazio ci sarebbe già prendendo in esame le ultime otto giornate di campionato: 19 punti conquistati (6 vittorie, 1 pareggio, una sconfitta), solo il Napoli ha fatto più punti (24). Nello stesso periodo di partite sono stati subiti 3 gol, dato in linea con il passivo registrato finora: 8 reti subite in 13 partite, così poche non se ne contavano dal 2001-02 (sette gol incassati nei primi 13 turni). Sarri chiede ai suoi di tenere la porta chiusa il più possibile, nessuna squadra ha centrato più clean sheet della Lazio (otto come la Juventus). Ai biancocelesti in passato era successo solo nel 2001-02 e nell’anno dello scudetto (1973-74).

La ripartenza

Dopo un pareggio (Udinese) e una sconfitta (Salernitana), la Lazio cerca un nuovo colpo all’Olimpico. Lazio-Monza è anche un po’ la sfida Lotito-Berlusconi, senatori di Forza Italia. Tornano a sfidarsi calcisticamente dentro una partita che non s’è mai giocata in A, ma solo tra Serie B e Coppa Italia. Lazio e Monza si sono incrociate in 18 occasioni: cinque vittorie a testa, otto pareggi. La sfida più recente risale al 23 agosto 2006 (1-1 in Coppa Italia, fu risolta ai calci di rigore in favore dei biancocelesti). La Lazio ha perso solo una delle nove partite interne disputate contro il Monza (5 vittorie, 3 pareggi), la sconfitta è arrivata nella gara più recente, per modo di dire: risale al 27 aprile 1986, 0-1 in Serie B con Luigi Simoni in panchina. L’ultima vittoria casalinga della Lazio contro il Monza fa tornare la mente al 10 maggio 1981 (2-0 in B). Sarri spera nella tradizione: la Lazio non ha mai perso nelle ultime 15 partite contro neopromosse e non ha mai centrato una serie di 16 gare da imbattuta, a 15 si è fermato Inzaghi nel 2020. Meglio non fidarsi dei numeri e dei pesi dei pronostici.


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