Milinkovic, la Lazio è prudente sul rientro

Sarri lo monitorizza: «Il problema alla caviglia lo costringe a lavorare poco. L’obiettivo è consentirgli di allenarsi al meglio. Spero presto»
Milinkovic, la Lazio è prudente sul rientro© Getty Images
Carlo Roscito
4 min

ROMA - Quella caviglia meglio tenerla sotto controllo. Sergej Milinkovic risparmiato contro il Galatasaray, prima uscita della preparazione-bis entrata nel vivo con il mini-ritiro in Turchia. Domani si replica con l'Hatayspor, la presenza del Sergente è l'interrogativo che caratterizza la vigilia della seconda amichevole di domani pomeriggio. Sergente sì o Sergente no? Nessun allarme particolare, però la prudenza contrasta la voglia di rivederlo in campo. Toccato duro a Torino contro la Juventus, era l'ultima partita prima della spedizione al Mondiale. Un altro contrasto dolorosissimo nella sfida inaugurale in Qatar con il Brasile: ci ha pensato Casemiro a prolungare dolori e gonfiori. Il serbo, smaltite le delusioni per l'eliminazione nella fase a gironi, ora deve mettere da parte le ripercussioni fisiche.

Condizioni

Non c'è motivo di affrettare i tempi, insomma. Il primo impegno ufficiale è fissato tra 20 giorni (il 4 gennaio a Lecce), tra 24 ore si deciderà se utilizzarlo (dall'inizio o in corsa) oppure rinviare il suo ritorno al prossimo test che verrà disputato in Spagna prima di Natale. Le condizioni di Milinkovic comunque non preoccupano in vista della ripartenza. Lunedì mattina aveva svolto a Formello l'ultima seduta prima della partenza per Antalya e il successivo trasferimento a Manavgat, costa mediterranea della Turchia, località scelta fino a sabato 17 dicembre. «Ha un problema alla caviglia che lo costringe a lavorare poco. L'obiettivo adesso è metterlo nelle condizioni di allenarsi al meglio. Vediamo quanti giorni ci vorranno, spero il meno possibile», ha detto Sarri ai microfoni ufficiali del club. 

Piano

Il tecnico, ieri, ha cambiato il programma delle sgambate a causa del maltempo: soltanto palestra in mattinata, vista la pioggia scrosciante si è preferito lasciare i calciatori al chiuso e alle sedute fisioterapiche. La squadra tornerà a faticare oggi pomeriggio, salvo ulteriori modifiche dettate dalle condizioni climatiche. Non si rischia nulla nel pieno della nuova preparazione atletica. Il discorso vale a maggior ragione per Milinkovic. S'è spremuto al Mondiale, 3 gare su 3 da titolare, 1 gol al Camerun e un nuovo colpo alla caviglia destra, spesso gonfia tra una partita e l'altra. Ha stretto i denti in Qatar, poi ha rifiatato per una settimana, si è riunito ai compagni soltanto tre giorni fa. Martedì ha vissuto l'amichevole in tribuna, ha assistito al match in borghese seduto vicino al ds Tare.

Forma

Nuove considerazioni verranno fatte a ridosso dell'impegno, si capirà se il serbo sarà impiegato o meno. In mezzo ci sono l'allenamento odierno e la blanda rifinitura di domani mattina. L'infermeria, a prescindere dalla questione legata al centrocampista, non desta particolari apprensioni. Resta da valutare Cataldi, uscito all'intervallo con il Galatasaray anche per la botta rimediata alla caviglia nel primo tempo. Marcos Antonio, scelto al suo posto nella ripresa, spera stavolta di far parte della formazione iniziale. Stesso discorso per Maximiano, insieme a Kamenovic l'unico neanche entrato.


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