Immobile scalpita: vuole giocare con la Juve

Il centravanti della Lazio, tornato in campo contro la Fiorentina, è pronto per la sfida di Coppa Italia
Immobile scalpita: vuole giocare con la Juve© BARTOLETTI
Daniele Rindone
3 min

ROMA - Senza paura, facendo paura. Servirà questa Lazio domani allo Juventus Stadium, tre mesi dopo il 3-0 rifilato da Allegri a Sarri in campionato. Era una Lazio decimata, sfibrata, crollata sul traguardo della pausa Mondiale. Non aveva Immobile, Zaccagni, Patric e Lazzari, tutti infortunati. Milinkovic aveva la testa al Qatar, Luis Alberto ce l’aveva altrove e Pedro era con le bombole alla terza partita di fila in una settimana. Giocarono Basic e Romero titolari. Sarri, senza turbare la fortuna, ha tutti a disposizione tranne Radu (stirato), deve solo decidere su chi puntare. Ha ritrovato la squadra ieri, il primo dilemma ruota attorno a Immobile: lanciarlo o no da titolare? Mau s’aspettava di meno dal suo ingresso con la Fiorentina, durato venti minuti. Ha avuto la carica giusta, gli è mancata solo la mira. E’ una forte tentazione.

Le valutazioni

Sarri vuole giocarsela diversamente, ma il peso della stanchezza è cambiato di poco rispetto a Juve-Lazio del 13 novembre. Dopo l’exploit col Milan la squadra ha accusato un calo, è fisiologico se giocano sempre gli stessi. Ci sono giocatori di nuovo in debito d’ossigeno. Per giocarsi davvero un’altra Juve-Lazio, con più freschezza e più percentuali di realizzazione, a Mau non resta che prevedere qualche cambio. Ciro può essere il primo, ieri s’è allenato con chi non è partito titolare domenica. Immobile spinge per giocare dall’inizio. I rischi ci sono in ogni caso, sia che si parta con un Immobile part-time sia che si parta con un tridente logorato. Pedro è spompato, s’è visto domenica. Se Ciro convincerà Sarri si partirà con lui al centro più Felipe e Zaccagni da ali. Pedro, Romero e Cancellieri si terrebbero pronti in corsa. Sarri deve decidere quanti cambi prevedere, potrebbe optare per 3-4 sostituzioni. Tra la Juve e la trasferta di Verona intercorrono tre giorni pieni, meno di quanto ne erano trascorsi tra la gara col Bologna (quarti di Coppa Italia) e il Milan. Mau già dopo la partita con la Fiorentina ha chiarito che ogni decisione per Torino sarà presa esaminando i dati fisici. A centrocampo può permettersi un solo cambio, deve decidere se rilanciare Vecino al posto di Luis Alberto. L’uruguaiano è tornato sfatto mentalmente dal Mondiale, è stato al centro di un intrigo (parte, non parte). Sarri l’ha sganciato contro i viola, ha ricevuto segnali di ripresa. Basic è stato retrocesso nelle gerarchie dopo Lecce. Vecino potrebbe sostituire Luis Alberto più che Milinkovic, che ha corso forsennatamente coi viola. E’ difficile immaginare un ballottaggio tra Cataldi e Marcos Antonio. In difesa il rebus è legato a Lazzari, reduce da due panchine di fila. Marusic è stato piazzato a destra contro Milan e Fiorentina, Hysaj ha giocato due volte a sinistra. Con Lazzari dentro, Marusic si sposterebbe di nuovo sulla corsia mancina.

I portieri

È confermato Maximiano tra i pali, portiere di Coppa. La società ieri ha ricevuto un’offerta dalla Premier, è stata respinta. La rinuncia alla cessione spinge il portoghese ad essere eletto portiere di Coppa. Lo è già in Coppa Italia, è immaginabile che lo sarà anche in Conference League. Provedel è intoccabile in campionato.


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