Hamrin esclusivo: “Immobile è un grande, la sua scalata continuerà”

L'ex attaccante della Fiorentina parla del capitano della Lazio, che lo ha sorpassato nella classifica dei bomber all time: "Non è mai facile segnare in Serie A, può scrivere altre pagine di storia"
Hamrin esclusivo: “Immobile è un grande, la sua scalata continuerà”
Marco Ercole
3 min

ROMA - Quando attaccò gli scarpini al chiodo (fatta eccezione per la fugace parentesi nei dilettanti con l'IFK Stockholm), Kurt Hamrin era il quarto marcatore più prolifico della storia della Serie A con i suoi 190 gol realizzati indossando le maglie di Juventus (8), Padova (20), Fiorentina (150), Milan (9) e Napoli (3). Meglio di lui avevano fatto solamente altre tre leggende del nostro campionato come Silvio Piola, Gunnar Nordahl e Giuseppe Meazza. Poi, con il passare degli anni, il celebre “Uccellino” si è visto sorpassare da José Altafini, Roberto Baggio, Francesco Totti, Antonio Di Natale e, domenica scorsa, Ciro Immobile. Il bomber della Lazio lo ha prima agganciato e poi sorpassato, spingendolo al nono posto di questa graduatoria all time: «È normale - spiega lo svedese - che i record vengano battuti, soprattutto quando durano da così tanti anni. Fa parte dell'ordine naturale delle cose. Nel mio caso specifico l'ultimo a riuscirci prima di Immobile era stato Di Natale. Entrambi si sono meritati di scalare questa classifica, d'altronde i limiti sono fatti per essere superati».

Bomber

Lo scivolamento in nona posizione a seguito della doppietta di Ciro alla Salernitana, insomma, non è un problema per la bandiera della Fiorentina (che ancora oggi vive a Firenze): «Si è guadagnato quella posizione a suon di reti e, a prescindere dall'epoca, non è mai facile segnare in Serie A. Lui è un campione, lo dice la sua carriera. Mi piace molto, ha realizzato tanti gol ovunque e alla Lazio ha trovato il posto ideale per lui, per rendere al meglio. Ogni partita riesce sempre a crearsi delle occasioni per segnare, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Credo che questa sia la sua migliore qualità in assoluto». E con Sarri in panchina, così come era accaduto con Simone Inzaghi, queste caratteristiche sono sempre state esaltate, come confermano le tre vittorie del titolo di capocannoniere del campionato da giocatore biancoceleste (da aggiungere a quello conquistato con la maglia del Torino): «Sarri lo può aiutare a restare su certi livelli. Certo, adesso ha 33 anni, ma gestendosi bene può continuare a segnare con regolarità. Chiaramente dipende molto anche dalla squadra che ha intorno, perché da soli non si va da nessuna parte. Però può proseguire la sua scalata, ne sono sicuro».

Podio

Quello di cui non è così certo, invece, è che Immobile possa arrivare fino alla Top 3: «Ha appena ottenuto un grande risultato, ma ora per lui le cose si faranno sempre più complicate, è normale. Passano gli anni e sarà gradualmente meno semplice trovare la via del gol. Attualmente il terzo posto di Nordahl lo vedo molto distante (34 reti di differenza, 225 a 191, ndr), ma è giusto che ci provi. Non gli manca niente per scrivere nuove pagine di storia del calcio italiano, dovrà essere bravo a gestirsi per rimanere più possibile competitivo e sulla cresta dell'onda. Come ho già detto, in fondo, i record sono fatti per essere abbattuti». E Immobile sa bene come si fa.


© RIPRODUZIONE RISERVATA