Una Lazio sempre al top: tutto sui titolarissimi

Sarri conferma gli undici anti-Juve anche con lo Spezia: per Immobile la gestione del minutaggio. Vecino da gestire: noie al ginocchio, uno sforzo in più per Cataldi
Una Lazio sempre al top: tutto sui titolarissimi© ANSA
Daniele Rindone
4 min

FORMELLO - È un delitto la Lazio senza Europa, è un diletto poterla allenare ogni giorno, prepararla di partita in partita. Sarri, per la creazione della Lazio etichetta Champions 2023-24, può contare sempre sui titolarissimi. E’ successo con la Juve, succederà contro lo Spezia. E’ il bello e il brutto di questo finale di stagione. Senza Europa di mezzo, senza partite di giovedì, Mau ha smesso i panni del regista tv (com’era solito definirsi) e ha indossato di nuovo la tuta del maestro. Allenamenti intensivi, approfondimenti tattici. I frutti si sono visti contro i bianconeri e Sarri vuole continuare a vincere per ipotecare la Champions e tenersi il secondo posto (Juve permettendo). Le mosse. La Lazio anti-Juve si rivedrà stasera. Provedel in porta, mister clean sheet, ex della notte. Poi la difesa-bunker: Marusic, Casale, Romagnoli e Hysaj. Centrocampo di spirito, gamba e fantasia: Milinkovic, Cataldi (alla 200ª in A) e Luis Alberto. Tridente-fionda: Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Con Pedro pronto a fare staffetta con Ciro. Immobile ha lavorato regolarmente per la terza settimana di fila. L’unico guaio, storia di mercoledì, questo è il colmo considerando il calendario snello, è il forfait di Vecino. «Ha un problema ad un ginocchio, gli dà un po’ di fastidio da un paio di giorni. Ieri (mercoledì, ndr) stava peggio, ha bisogno di 3-4 giorni di cure per recuperare», ha spiegato Mau. E’ un’assenza pesante perché Cataldi riesce a dare tutto per 60-70 minuti, di solito Sarri ordina la staffetta con l’uruguaiano. Non potrà farlo. Il cambio naturale è Marcos Antonio, dimenticato in panchina dal 29 gennaio, giorno di Lazio-Fiorentina, entrò nel finale.

Gli incroci

Sarri ha parlato di Spezia-Lazio come della Parigi-Roubaix. L’ha fatto perché dopo i tapponi i suoi spesso hanno frenato, certe partite nascondono chiodi. E’ vero. Nelle ultime cinque partite lo Spezia non ha mai subito più di un gol, è la miglior striscia. Ed è rimasto imbattuto nelle ultime tre partite casalinghe, è l’effetto della cura Semplici. Sarri risponde con la miglior difesa del campionato, ha subito appena 20 gol in 29 partite. Se la Lazio riuscirà a tenere la porta chiusa anche contro lo Spezia registrerà il secondo miglior record di reti al passivo alla 30ª giornata dopo le 16 reti incassate nella stagione 1972-73. La porta è rimasta inviolata nelle ultime quattro trasferte, i biancocelesti non fanno meglio dal record di cinque trasferte registrato nel 1998 con Eriksson. La Lazio ha vinto sei delle ultime sette partite di campionato (un pareggio), tante vittorie quante nelle precedenti 14 (4 pareggi, 4 sconfitte), totale di 19 punti, nessuna squadra ne ha centrati così tanti nel parziale. Sarri non si fida mai dei numeri, nemmeno di questi. La Lazio è una delle tre squadre contro cui lo Spezia ha perso tutte le partite disputate in A: cinque sconfitte su cinque, sei contro la Juventus e una contro il Monza. Mau chiede i gol a Ciro, a secco dal 19 febbraio (Salernitana-Lazio 0-2). E a Felipe Anderson, vicino alla doppia cifra (9 gol stagionali). 


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