Lazio, Cataldi: "Il rinnovo un sogno. Pensavo di diventare grande altrove..."

Il centrocampista ha appena firmato il nuovo contratto dopo anni di sacrifici e gavetta: "Leiva un riferimento, ma ho tanti modelli"
Lazio, Cataldi: "Il rinnovo un sogno. Pensavo di diventare grande altrove..."© LAPRESSE
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ROMA - Alla Lazio da una vita. Alla Lazio a vita. Danilo Cataldi ha da poco rinnovato il suo contratto sino al 30 giugno 2027. Ha festeggiato le 200 presenze (ad oggi sono 207), si è preso la squadra in mano. In questi anni ha vinto un Campionato Primavera, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. A Lazio Style Channel, Danilo ha commentato felice: “Il percorso è stato lungo, una parte di vita che spero di onorare fino all’ultimo. Parliamo di una cosa bella e sono molto contento. Diciamo che è sempre stato il sogno e l’obiettivo, diventa questo quando inizi a capire che potresti fare della tua passione un lavoro".

Le parole di Cataldi

"Un momento in cui mi sono convinto che la carriera potesse essere altrove? C’è stato, ma più una cosa recente. Quando sono andato in prestito l’obiettivo è sempre stato quello di tornare. E quando sono tornato sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà. Sono rimasto con l’obiettivo di far cambiare idea alle persone, agli addetti ai lavori che si erano fatti un’idea sbagliata di me. Sicuramente sono un altro giocatore, ho avuto anche l’opportunità di lavorare con allenatori che mi hanno cambiato tatticamente e mentalmente. Oggi faccio un ruolo diverso rispetto a sette anni fa, il lavoro sul campo mi ha aiutato a crescere. Pioli? Il secondo anno è stato un mio rimpianto: non sono riuscito a fare il massimo come il primo. È stato un peccato. Mi ricordo che ne parlammo in ritiro, il tecnico cambiava anche modulo e ricordo che mi diceva di fare la mezzala o il play. Dipendeva anche dagli interpreti. Adesso con Sarri quel ruolo è diventato più mio perché è un anno e mezzo che ci gioco e si cresce".

Modelli e obiettivi

“Ho avuto delle persone vicino, prima di tutto, fantastiche. Ho iniziato con Biglia e Ledesma che tutt’ora sento. Poi è arrivato Leiva. Ho conosciuto tutti esperti di quel ruolo con caratteristiche diverse. Tutti mi hanno dato una grossa mano, ma più di tutti Leiva. Ci ho giocato più tempo, ho una stima di lui come persona e giocatore enorme. Ci siamo confrontati tanti. Penso sia stato il mio punto di riferimento più grande. Il ko contro il Torino? Ero allo stadio (perché squalificato, ndr). La squadra l’ho vista bene, è stato un episodio. Giocare con i granata è complicato. Siamo carichi e ci siamo, la settimana che viene è fondamentale. Giochiamo due volte a Milano e poi col Sassuolo, siamo nel punto dove dobbiamo dare tutto anche se c’è un po’ di stanchezza ma ce la facciamo. Il record di presenze di Radu? Spero di batterlo, ma per quello che ha dato lui per questa maglia spero rimanga lì. É stata la mia ancora in tanti momenti. Quando ero fuori ci sentivamo spesso, è stato il mio traino per tutto e lo è ancora oggi".


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