Lazio, il grande obiettivo di Immobile: punta il record di Nordahl

Il bomber biancoceleste è pronto: vuole eguagliare lo svedese conquistando per la quinta volta il titolo di capocannoniere
Lazio, il grande obiettivo di Immobile: punta il record di Nordahl© Getty Images
Marco Ercole
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ROMA - Il giorno è arrivato, Ciro lo aspettava da tempo. Oggi, simbolicamente, potrà spazzare via una volta per tutte la sfortuna che si è accanita su di lui la scorsa stagione, tra problemi fisici e il terribile incidente in macchina. Ecco perché la partita a Lecce ha un valore intrinseco più alto rispetto ai compagni per Immobile, che ha lavorato tutta l'estate per farsi trovare pronto all'appuntamento e dimostrare che quanto accaduto nella scorsa stagione, chiusa con "soli" 14 gol (12 considerando solamente il campionato), sia stato solo un incidente di percorso.  

I numeri del bomber Immobile: punta un record

Non gli era mai capitato di segnare così poco da quando è arrivato alla Lazio. Come minimo, nella sua "peggior" stagione, aveva toccato quota 19 nel 2018-19, risollevandosi con gli interessi l'anno dopo, chiuso con 39 centri (36 in Serie A, record di tutti i tempi al pari di Higuain) e la vittoria della Scarpa d'Oro. Ecco perché ci tiene a voltare subito pagina, lui che è abituato a lottare per la classifica marcatori, non ad assistere da semplice spettatore. L'ha vinta già 4 volte in Serie A (tre in biancoceleste e una con il Torino) e sogna di riuscirci una quinta, così da eguagliare il record assoluto di Nordahl. Per questo si è dato da fare sin dal primo giorno di ritiro ad Auronzo di Cadore, il capitano della Lazio. Con la tripletta al Latina della scorsa settimana ha chiuso le amichevoli estive da bomber della squadra con 10 reti segnate (per distacco, il secondo è Zaccagni a 4) e adesso vuole confermarsi pure nelle partite che contano.  

Gli esordi di Immobile

Anche perché la sua tradizione con le prime giornate di campionato è nota, quasi infallibile. Da quando è alla Lazio ha mancato il bersaglio solo una volta (Lazio-Spal 0-0), ma in quell'occasione aveva comunque segnato una doppietta nel primo match ufficiale della stagionale, la Supercoppa italiana vinta contro la Juventus. Per il resto ha lasciato il timbro il 21 agosto 2016 nel successo per 4-3 a Bergamo con l'Atalanta, il 18 agosto 2018 nel ko casalingo con il Napoli (1-2), il 25 agosto 2019 (doppietta) nella vittoria per 3-0 a Marassi sulla Sampdoria, il 26 agosto 2020 nel 2-0 sul campo del Cagliari, il 21 agosto 2021 a Empoli (3-1 per i biancocelesti) e il 14 agosto di un anno fa nel trionfo inaugurale per 2-1 sul Bologna. Fanno sette reti nelle prime giornate giocate nei suoi sette anni alla Lazio, una media che non vuole certo rovinare nell'ottava stagione romana.

Immobile, ecco la missione Lecce

Che poi al Via del Mare ha anche già segnato quest'anno, nella prima partita in assoluto del 2023. Un ricordo non eccezionale visto il risultato finale (vittoria del Lecce per 2-1), ma che rappresenta per lui una delle poche esultanze personali della scorsa stagione. Un'esperienza che lo ha toccato nel profondo e che non ha vissuto benissimo, come ha spiegato verso la fine dell'ultimo campionato: «Sono stati mesi difficili, ma se sto bene il gol arriva. Devo mettermi a posto e poi andrò a mille all'ora come sempre, come faccio da vent'anni. È stata solo una stagione sfortunata dovuta ai problemi alla caviglia. Sono cose che succedono nel calcio». Ma che non devono ripetersi, rimanendo casi isolati, incidenti di percorso. La normalità per lui è un'altra. È esultare una giornata sì e l'altra pure. E Ciro lo vuole dimostrare subito, a partire da oggi. 

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