Lazio, ora Sarri gioca con il turnover: la mossa Pedro

Lo spagnolo può sostituire Zaccagni. Casale e Patric coppia centrale
Daniele Rindone
3 min

Cambiare, non cambiare. Meglio fare turnover, meglio non farlo. E se sì, quanto? Sarri sta cambiando più che mai. Ogni partita, 3-4 variazioni di formazione. Lo stesso può accadere stasera contro il Torino. Sono terni al lotto le sue formazioni, quella di oggi ancora di più. Sono annunciati cambi e sorprese, ci sono ballottaggi multipli. Giocherà chi è più fresco, chi non rischierà. È un rebus la difesa. Marusic più di Lazzari a destra. Casale e Patric in coppia con Romagnoli a riposo. Hysaj o Pellegrini a sinistra. Rientrerà Kamada a centrocampo. Vecino insidia Cataldi. Luis Alberto è fuori dal turnover. Può tornare Felipe Anderson nel tridente. A sinistra è pronosticato Pedro al posto di Zaccagni. Per lo spagnolo sarebbe la 100ª presenza in serie A. Ciro deve resistere agli sforzi, è immaginabile la staffetta con Castellanos, saltata contro il Monza. Il turnover sta diventando regola, non è più eccezione per Mau. Si ricorda il manifesto politico del sarrismo: "Con diciotto uomini puoi fare un colpo di stato, non due".

Lazio-Torino, le parole di Vecino alla vigilia

È stato Vecino ad anticipare Lazio-Toro: "Abbiamo iniziato male, ma abbiamo tutto il tempo per rimettere a posto la situazione. Abbiamo una grande opportunità. Senza perdere la testa e la lucidità, cominciando dalle cose più semplici. Dobbiamo ritrovarci come squadra e ritrovare quella solidità che lo scorso anno ci ha contraddistinto e che sono convinto ci porterà a fare tanti punti". L’uruguaiano sembrava fuori dai giochi, quantomeno lui era convinto che non avrebbe giocato molto. Aveva chiesto la cessione a fine mercato, è stata negata da Sarri. È in ballo per giocare stasera: "Quando le cose non vanno bene si dà più spazio al dialogo, ci confrontiamo per capire cosa non sta funzionando, ma è una cosa normale per risolvere questi problemi". Col Toro sarà una battaglia: "Il Torino è una squadra difficile da affrontare per tutti, lo dimostra ogni anno. Ha un allenatore bravo e giocatori forti, l’anno scorso ci hanno messo in difficoltà in tutte e due le partite. Se saremo una squadra corta e solida, che scivolerà bene sui loro cambi di campo, e riusciremo a vincere i duelli, perché loro sono molto fi sici, avremo anche tempo per giocare".

Vecino e il suo ruolo nella Lazio

Vecino mezzala, Vecino regista: "Ho fatto tanti ruoli nella mia carriera, ogni momento è diverso. Adesso mi sento meglio davanti alla difesa, come ho fatto nella seconda parte di stagione lo scorso anno. Però il mister sa che sono a disposizione, che posso dare una mano anche da mezzala. Se lui la pensa così, va bene. L’importante è che la Lazio vinca". Vecino vanta 251 presenze in A, sono 48 con la Lazio: "Sono da tanti anni in Italia, non si guardano i numeri, ma quando si centrano certi traguardi fa piacere. Quando sono partito nel 2013 dall’Uruguay sognavo tutto questo. Potevo immaginarlo, ma era difficile realizzare questo sogno. Sono passati tanti giocatori importanti in Italia. Sono contento e spero di vivere ancora molte altre gare".


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