Lazio, Felipe Anderson resta. E Sarri lo rilancia da finto Immobile

Il tecnico non vuole stravolgere l’attacco e Lotito non lo venderà nonostante il rischio di perderlo a zero alla fine della stagione. Rieccolo da falso nueve, in allenamento sta facendo il centravanti
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Felipe Anderson resta. Ma il colpo di scena non è che la Lazio non lo venderà, è che se lo terrà rinunciando a guadagnarci nonostante la deadline del contratto (30 giugno). Felipe resta è l’annuncio che arriva da Formello. Non partirà nessuno dei big, qualsiasi sia il loro stato di forma attuale. Sarri si tiene Felipe, è ancora attaccato al suo talento nonostante gli stralunamenti. Non vuole smontare l’attacco e ha iniziato a riutilizzarlo da falso nueve senza Ciro (lui prova per il Lecce, è più realistico pensare che rientri in Supercoppa). Felipe ha funzionato da finto Immobile, farà da vice a Castellanos e magari avrà pure una chance tutta sua tra Udinese, derby e Lecce. Felipe resta, riecheggia l’annuncio. E adesso sì che si può puntare alla lotteria finale di questo mercato: nessuna cessione e un acquisto a centrocampo (una mezzala) solo se capiterà un’occasione. Queste sono le indicazioni su cui scommettere. 

Il rischio

Felipe resta, a costo di perderlo a zero. E’ il rischio che vuole correre la Lazio per non scontentare Sarri, per continuare la rimonta Champions, obiettivo unico cui pensa Lotito. Per tenere Felipe è stata rifiutata l’offerta trapelata giovedì, presentata da un imprecisato club arabo (l’Al Shabab?), quantificata in 15 milioni. In realtà non sarebbe stata un’offerta ufficiale e la cifra sarebbe inferiore. Lotito è il re dei calcolatori, sicuramente non vuole abbassare il tasso tecnico della Lazio, ma i conti deve farli anche con la percentuale che deve al West Ham in caso di vendita di Felipe: il 50%. Accettare un’offerta al ribasso non è conveniente nonostante il rischio di perderlo a zero. Il presidente ha pensato di aspettare un rilancio, alla fine l’ha tolto dal mercato. Gli interessamenti per Pipe continueranno a rimbalzare, l’ultimo è dell’Aston Villa. E sullo sfondo resta soprattutto la Juve, interessata a prendere Felipe a zero. Giuntoli ha dribblato l’argomento giovedì, ha parlato in occasione della sfida di Coppa Italia contro la Salernitana: «Terracciano interessa? In questo momento non abbiamo occasioni ideali né tecnicamente né economicamente parlando. Felipe Anderson? Vale la stessa cosa».

Il rinnovo

Il rebus Felipe, come nelle migliori tradizioni della Lazio lotitiana, è di difficile interpretazione e soluzione. Vale tutto. Da Formello escludono la partenza anticipata e adesso non escludono che possa ancora rinnovare. Lotito, dopo avergli promesso un fantacontratto, s’è fermato all’ultima proposta: 3,5 milioni bonus compresi. Non sarà migliorata. Felipe è corteggiato dall’Arabia, la tentazione Juve è forte, alla Lazio resta legato. Non ha accantonato l’idea di restare, ma non ha neppure accettato l’offerta del presidente. S’aspetta almeno un ingaggio da 3,5 milioni netti. In partenza la richiesta era stata maggiore, ma c’era ancora la possibilità di sfruttare il Decreto Crescita per permettere alla società di risparmiare sul lordo. Il Decreto non c’è più. E’ un punto a favore di Lotito. Chissà se siano state le voci sulla Juve a spingere la Lazio a pensarci bene prima di mollare Felipe, con tutti i suoi difetti di continuità e le sue malinconie. Perderlo, con Zaccagni in scadenza nel 2025 e la possibilie partenza di Pedro a giugno, forse non è così vantaggioso. Felipe ha pur sempre il record di partite giocate di fila con Sarri in panchina (123) e ha centrato le 300 gare con la Lazio, nel giro di due avventure.

Il futuro

Felipe resta, Felipe partirà a giugno. Si vedrà. Nel frattempo il diesse Fabiani si guarda attorno. Per il futuro, dal Messico, è rispuntato il nome di Cesar Huerta, 23 anni, ala sinistra, piede destro, gioca nel Pumas, è in scadenza nel 2025. E’ alto 1,71, ha segnato 8 gol in 15 partite nella Liga Apertura messicana. Non è ancora un mercato da ansiose insonnie. Per gennaio è sempre probabilistico ed è legato ad eventuali occasioni da cogliere al volo e all’uscita di Basic, richiesto dal Friburgo e dal Verona. Lotito tiene duro, vuole l’obbligo di riscatto, vende alle sue condizioni. Cederà al gong?  


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