Lotito e Sarri: per il futuro della Lazio serve un patto di mercato

In questi anni differenze di vedute sugli acquisti tra presidente e allenatore: per continuare occorre un accordo totale

ROMA - Continuano ad andare d’accordo in disaccordo, Lotito e Sarri. La concordanza è regolata da un rapporto cordiale, di stima reciproca rispetto ai ruoli che ricoprono, soprattutto dal ricco contratto che lega Mau alla Lazio con scadenza 2025. La discordanza concettuale emerge ogni volta che c’è da affrontare il mercato. Il rapporto stavolta non s’è surriscaldato come tra luglio e settembre perché Sarri le trattative di gennaio le ha vissute da spettatore, con distacco, contando i giorni che mancavano alla chiusura, alla liberazione. Non ha fatto neppure finta di credere all’arrivo di qualcuno, non è mai caduto nella grande illusione. Ha taciuto e in silenzio rimarrà anche oggi alla vigilia di Atalanta-Lazio. La sua idea non cambia, è la stessa di giugno: la Lazio ha bisogno di più assi, nei limiti del possibile. Lotito è sempre dell’idea di impostare il mercato con i suoi tempi, a sua misura, ai suoi prezzi, anche quando incassa e ha un budget Champions come è avvenuto in estate. A gennaio sono vent’anni che ripropone il rito “low cost”, “last minute” e “rent to buy” (prestito con ipotetico riscatto), si ripete sempre uguale con il fallimento finale.

Lazio, gli scenari per i futuro

La discordanza di mercato c’è sempre stata tra Lotito e Sarri, continua ed è la questione principale su cui verterà il vertice tra presidente e allenatore in vista del bivio contrattuale. Lotito farà passare il mese di febbraio, trafficatissimo. La Lazio giocherà in campionato e in Champions, affronterà le sfide contro Atalanta, Cagliari, Bologna, Torino, Fiorentina e Milan più le due contro il Bayern Monaco. Questo fino al 5 marzo. La pausa di marzo, a cavallo tra il 17 e il 30, potrà servire per programmare un primo incontro tra Lotito e Sarri. La scadenza non può restare fissata al 2025, non è conveniente. Le strade sono due: proseguire o non farlo. Si può andare avanti insieme? Sì, ma come? In queste tre stagioni ci sono state buone intenzioni, le posizioni però si sono rivelate contraddittorie in tema di acquisti, continuare così potrebbe portare a ripetere certi errori che causano l’effetto pendolo fra successi e crolli, salite e discese.

Lotito e Sarri, nuovo compromesso?

Intenzioni e azioni devono convergere se Lotito e Sarri hanno voglia di continuare davvero insieme. Sarri ha sempre detto di voler chiudere nella Lazio, Lotito non gli ha mai fatto mancare fiducia. Un nuovo compromesso richiederebbe la massima buona volontà di entrambi per affrontare un nuovo mercato. Sul tavolo andranno messi idee, obiettivi, capacità di spesa. Il presidente ha commentato ieri il finale di mercato con un classico: «Credo molto in questa squadra e anche Sarri - le dichiarazioni di Lotito riportate da notizie.com - sono fiducioso e convinto che potremo fare bene. Il mercato? Ma basta, per favore, questa estate sono stati spesi 100 milioni. Sarri non mi ha chiesto rinforzi, assolutamente, la Lazio così com’è è competitiva, qui nessuno prende in giro nessuno. Lavoriamo sempre per fare bene».


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Lotito vuole il rilancio di Kamada

Lotito s’aspetta il rilancio di Kamada, fuori da quattro partite, mai integrato negli schemi sarriani, già sul piede di partenza, chiedere al tecnico di rilanciarlo più che un incitamento sembra un pungolo: «Adesso recuperiamo i giocatori - ha aggiunto il presidente biancoceleste - Kamada è tra questi, farà vedere di che pasta è fatto. Vedremo poi che campionato farà la Lazio, c’è la Champions e la Coppa Italia. È vero che ci sono state delle battute d’arresto, ma siamo lì ed è ancora lungo il campionato. Questa estate abbiamo speso 100 milioni per fare mercato, sono arrivati giocatori forti, non c’era la necessità ora di fare acquisti. L’unica differenza è che ci sono stati proposti dei profili e uno abbiamo tentato di farlo, avevamo fatto tutto, poi questo ragazzo (Kent, ndr) ci ha ripensato all’ultimo, che dovevamo fare? Riflettendo meglio così, se questo era l’atteggiamento. Ribadisco, vediamo come va il campionato, io sono fiducioso come sempre». Torna alla mente la frase di Lotito “Sarri non ha chiesto rinforzi”. Discutibile risposta (un’ala l’aspettava e Cambiaghi era gradito), sconfortante silenzio.


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ROMA - Continuano ad andare d’accordo in disaccordo, Lotito e Sarri. La concordanza è regolata da un rapporto cordiale, di stima reciproca rispetto ai ruoli che ricoprono, soprattutto dal ricco contratto che lega Mau alla Lazio con scadenza 2025. La discordanza concettuale emerge ogni volta che c’è da affrontare il mercato. Il rapporto stavolta non s’è surriscaldato come tra luglio e settembre perché Sarri le trattative di gennaio le ha vissute da spettatore, con distacco, contando i giorni che mancavano alla chiusura, alla liberazione. Non ha fatto neppure finta di credere all’arrivo di qualcuno, non è mai caduto nella grande illusione. Ha taciuto e in silenzio rimarrà anche oggi alla vigilia di Atalanta-Lazio. La sua idea non cambia, è la stessa di giugno: la Lazio ha bisogno di più assi, nei limiti del possibile. Lotito è sempre dell’idea di impostare il mercato con i suoi tempi, a sua misura, ai suoi prezzi, anche quando incassa e ha un budget Champions come è avvenuto in estate. A gennaio sono vent’anni che ripropone il rito “low cost”, “last minute” e “rent to buy” (prestito con ipotetico riscatto), si ripete sempre uguale con il fallimento finale.

Lazio, gli scenari per i futuro

La discordanza di mercato c’è sempre stata tra Lotito e Sarri, continua ed è la questione principale su cui verterà il vertice tra presidente e allenatore in vista del bivio contrattuale. Lotito farà passare il mese di febbraio, trafficatissimo. La Lazio giocherà in campionato e in Champions, affronterà le sfide contro Atalanta, Cagliari, Bologna, Torino, Fiorentina e Milan più le due contro il Bayern Monaco. Questo fino al 5 marzo. La pausa di marzo, a cavallo tra il 17 e il 30, potrà servire per programmare un primo incontro tra Lotito e Sarri. La scadenza non può restare fissata al 2025, non è conveniente. Le strade sono due: proseguire o non farlo. Si può andare avanti insieme? Sì, ma come? In queste tre stagioni ci sono state buone intenzioni, le posizioni però si sono rivelate contraddittorie in tema di acquisti, continuare così potrebbe portare a ripetere certi errori che causano l’effetto pendolo fra successi e crolli, salite e discese.

Lotito e Sarri, nuovo compromesso?

Intenzioni e azioni devono convergere se Lotito e Sarri hanno voglia di continuare davvero insieme. Sarri ha sempre detto di voler chiudere nella Lazio, Lotito non gli ha mai fatto mancare fiducia. Un nuovo compromesso richiederebbe la massima buona volontà di entrambi per affrontare un nuovo mercato. Sul tavolo andranno messi idee, obiettivi, capacità di spesa. Il presidente ha commentato ieri il finale di mercato con un classico: «Credo molto in questa squadra e anche Sarri - le dichiarazioni di Lotito riportate da notizie.com - sono fiducioso e convinto che potremo fare bene. Il mercato? Ma basta, per favore, questa estate sono stati spesi 100 milioni. Sarri non mi ha chiesto rinforzi, assolutamente, la Lazio così com’è è competitiva, qui nessuno prende in giro nessuno. Lavoriamo sempre per fare bene».


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Lotito vuole il rilancio di Kamada