Torino-Lazio, Immobile o Castellanos: per Sarri è il solito dilemma

È il solito dubbio, ma dovrebbe partire il capitano dal primo minuto. Cataldi in regia Hysaj può essere l’unica novità
Fabrizio Patania
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I l solito dilemma e il consueto epilogo. Sarri ci pensa ogni volta, sarebbe un calcolo prudenziale con l’idea di preservarlo e non farlo giocare ogni tre giorni, ma alla fine è dura rinunciare a Ciro Immobile. Zirkzee potrebbe aver rovinato i piani della Lazio. Un successo sul Bologna avrebbe spinto Castellanos verso l’alternanza. Così è più complicato decidere. Il capitano sta tornando al top, ha dimostrato anche domenica all’Olimpico di essere di nuovo pericoloso e di dare uno sviluppo differente all’attacco biancoceleste: un gol annullato, un assist a Isaksen, tre tiri verso Skorupski, due occasioni in cui era finito di centimetri oltre la linea difensiva rossoblù. Immaginabile che tocchi di nuovo a lui dall’inizio, quasi non ci fosse un domani. E poi il via alla solita staffetta, come è avvenuto nelle ultime partite, quando ha lasciato il posto al Taty dopo sessanta-settanta minuti. Sarri sta provando a gestirlo risparmiandolo negli ultimi venti o trenta minuti. Può anche essere che decida per una volta al contrario, ma sarebbe solo una scelta dettata dal calendario e dalla razionalità: in rapida successione la Lazio affronterà Fiorentina, Milan e Bayern. Impossibile immaginarlo ogni volta titolare.

Lazio, la scelta sul regista

Mau si è preso qualche altra ora di riflessione e in giornata stabilirà un indirizzo definitivo dopo aver parlato con Ciro: conteranno le sue sensazioni dopo lo sforzo profuso negli ultimi giorni (Bayern e Bologna all’Olimpico). E’ l’unico vero dubbio. Davanti non sono previste novità. Zaccagni non è ancora pronto e sarebbe al massimo andato in panchina. Pedro, ogni volta in cui entra, non riesce a dare gli stessi segnali di inizio stagione o come lo scorso anno. Isaksen e Felipe scorteranno il centravanti. Stesso discorso a centrocampo. Sarri ha perso Vecino, Rovella è fermo, Cataldi verrà confermato in regìa. Quarta di fila per il play romano che debuttò con la Lazio di Pioli, quando era appena uscito dalla Primavera, proprio sul campo del Torino in Coppa Italia nel gennaio 2015. Il suo rilancio è coinciso con una brillantezza superiore nel gioco offensivo della Lazio: Danilo è abituato a verticalizzare, ha caratteristiche diverse rispetto a Rovella. Assortirà il terzetto della linea mediana con Guendouzi e Luis Alberto. Pochi cambi, panchina allungata con tre Primavera (Coulibaly, Ruggeri, Sana Fernandes). In difesa torneranno Romagnoli dopo aver scontato la squalifica e quasi certamente Hysaj: l’albanese, assorbito il trauma alla caviglia, parte in leggero vantaggio su Lazzari. Marusic dovrebbe completare la linea arretrata: destra o sinistra, è l’altro inevitabile rebus.


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