Lazio, l’opportunità di Casale: è pronto per rilanciarsi

Conosce Tudor (insieme a Verona): per lui sarà più facile. E la possibile difesa a tre lo può agevolare
Lazio, l’opportunità di Casale: è pronto per rilanciarsi© ANSA
ROMA - Basta cancellare dalla testa questa stagione: ora non sembra più così complicato. Casale deve ricordare la scorsa annata, con la mente può tornare anche al 2021-2022, al periodo trascorso al Verona con Tudor al comando. Le dimissioni di Sarri hanno provocato uno scossone e nel nuovo assestamento potrebbe trovare maggiore equilibrio il difensore biancoceleste, crollato da dicembre nelle gerarchie del Comandante. Infortuni muscolari (due lesioni consecutive) e un rendimento sotto tono, lontanissimo dagli standard toccati nel campionato chiuso al secondo posto. Record di clean-sheet in coppia con Romagnoli, ha convinto la coppia centrale della linea a quattro e l'intera fase difensiva. Tutta un'altra musica negli ultimi mesi: prima superato da Patric, poi anche da Gila come riferimento del reparto arretrato.  

La posizione di Casale

Adesso può iniziarne una nuova, di stagione, racchiusa nelle nove giornate rimaste e nella doppia semifinale di Coppa Italia con la Juventus. C'è ancora tempo e spazio per tornare protagonista. Mica da poco il vantaggio di conoscere già Tudor. Il croato, ieri pomeriggio, ha provato il 3-4-2-1 nel primo giorno di lavoro a Formello. Test tattici immediati, nessuna intenzione di temporeggiare nonostante le tante assenze per gli infortuni e le convocazioni delle nazionali. Casale parte coi favori del tecnico vista l'esperienza vissuta insieme a Verona: fu l'anno dell'esplosione del classe 1998 e del conseguente acquisto estivo da parte della Lazio. Con l'arrivo di Tudor le gerarchie verranno azzerate, tutti dovranno guadagnarsi il posto, nessuno avrà la maglia da titolare assicurata. Conta quello si fa quotidianamente nel centro sportivo e ciò che si mostrerà in partita da qui in avanti, non quanto prodotto fino alla trasferta di Frosinone (a livello individuale e collettivo). 

La svolta e la possibile difesa a tre

Il discorso naturalmente vale a maggior ragione per gli interpreti della difesa: in caso di cambio di modulo confermato, giocherà un centrale un più rispetto alle scelte relative al 4-3-3 di Sarri. Romagnoli perno in mezzo, Gila alla sua destra, Casale dall'altro lato. Poi viceversa durante la partitella conclusiva (con aggregati pure i ragazzi della Primavera): lo spagnolo sul centrosinistra e l'italiano braccetto opposto. Patric, sulla via dal rientro, non ha partecipato alla doppia seduta inaugurale. Eccola, l'enorme opportunità per Casale: rispolverare la migliore versione di se stesso a prescindere dalla collocazione tattica. All'improvviso può riaccendersi la luce.  


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Tudor e l'elogio a Casale

Dopo l'estate ha vissuto il momento più buio da quando è arrivato a Roma. Dalla titolarità certa all'ultimo posto nelle preferenze di Sarri. Tudor, parlando per la prima volta da laziale, ha così risposto ai microfoni ufficiali: «Nicolò è un ragazzo d’oro, un giocatore forte che sarà sicuramente utile», le parole divulgate ieri mattina. A Verona aveva puntato a occhi chiusi sulle sue qualità: a fine anno furono 36 le presenze in Serie A, più 1 in Coppa Italia. Per lui, rispetto al resto dei compagni, sarà di certo più facile assimilare i concetti calcistici del nuovo corso. Basta dimenticare le prestazioni dell'attuale stagione: da ieri, almeno nel suo caso, non sembra più così complicato. 

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ROMA - Basta cancellare dalla testa questa stagione: ora non sembra più così complicato. Casale deve ricordare la scorsa annata, con la mente può tornare anche al 2021-2022, al periodo trascorso al Verona con Tudor al comando. Le dimissioni di Sarri hanno provocato uno scossone e nel nuovo assestamento potrebbe trovare maggiore equilibrio il difensore biancoceleste, crollato da dicembre nelle gerarchie del Comandante. Infortuni muscolari (due lesioni consecutive) e un rendimento sotto tono, lontanissimo dagli standard toccati nel campionato chiuso al secondo posto. Record di clean-sheet in coppia con Romagnoli, ha convinto la coppia centrale della linea a quattro e l'intera fase difensiva. Tutta un'altra musica negli ultimi mesi: prima superato da Patric, poi anche da Gila come riferimento del reparto arretrato.  

La posizione di Casale

Adesso può iniziarne una nuova, di stagione, racchiusa nelle nove giornate rimaste e nella doppia semifinale di Coppa Italia con la Juventus. C'è ancora tempo e spazio per tornare protagonista. Mica da poco il vantaggio di conoscere già Tudor. Il croato, ieri pomeriggio, ha provato il 3-4-2-1 nel primo giorno di lavoro a Formello. Test tattici immediati, nessuna intenzione di temporeggiare nonostante le tante assenze per gli infortuni e le convocazioni delle nazionali. Casale parte coi favori del tecnico vista l'esperienza vissuta insieme a Verona: fu l'anno dell'esplosione del classe 1998 e del conseguente acquisto estivo da parte della Lazio. Con l'arrivo di Tudor le gerarchie verranno azzerate, tutti dovranno guadagnarsi il posto, nessuno avrà la maglia da titolare assicurata. Conta quello si fa quotidianamente nel centro sportivo e ciò che si mostrerà in partita da qui in avanti, non quanto prodotto fino alla trasferta di Frosinone (a livello individuale e collettivo). 

La svolta e la possibile difesa a tre

Il discorso naturalmente vale a maggior ragione per gli interpreti della difesa: in caso di cambio di modulo confermato, giocherà un centrale un più rispetto alle scelte relative al 4-3-3 di Sarri. Romagnoli perno in mezzo, Gila alla sua destra, Casale dall'altro lato. Poi viceversa durante la partitella conclusiva (con aggregati pure i ragazzi della Primavera): lo spagnolo sul centrosinistra e l'italiano braccetto opposto. Patric, sulla via dal rientro, non ha partecipato alla doppia seduta inaugurale. Eccola, l'enorme opportunità per Casale: rispolverare la migliore versione di se stesso a prescindere dalla collocazione tattica. All'improvviso può riaccendersi la luce.  


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