Lazio, Luis Alberto è pronto: Tudor studia le mosse tattiche

Il rendimento dello spagnolo può incidere pesantemente sull’inizio del percorso: prime sensazioni positive
Lazio, Luis Alberto è pronto: Tudor studia le mosse tattiche© LAPRESSE
Marco Ercole
4 min
ROMA - Da Mago a trasformista il passo è breve. Luis Alberto stavolta dovrà tirare fuori dal cilindro un gioco di prestigio differente dal solito. Non un assist al bacio, non un calcio di punizione telecomandato o un gol da vedere e rivedere. Queste cose, nel caso, saranno una conseguenza del primo obiettivo da raggiungere adesso, quello di modificare le sue "sembianze tattiche" per adattarle al credo calcistico del nuovo allenatore. Niente più mezzala sarriana (o inzaghiana), con Tudor occorre una versione per forza di cose diversa del numero 10 della Lazio. E questo a prescindere dalla posizione definitiva in cui sarà utilizzato, che sia quella da interno di centrocampo di una linea a quattro oppure da trequartista di destra (sul lato opposto di Zaccagni) alle spalle della punta.  

La duttilità di Luis Alberto: Tudor ringrazia

Al momento è quest'ultima l'indicazione che va per la maggiore dopo le prove tattiche dell'allenatore nel centro sportivo di Formello, ma non si tratta certo di una sentenza. Con la prima partita ufficiale ancora da giocare restano inevitabilmente tanti i punti interrogativi. E nel caso specifico dello spagnolo, inoltre, era stato lo stesso croato nella conferenza stampa di presentazione a lasciare aperta ogni possibilità riguardo il suo utilizzo: «Luis Alberto è un giocatore forte e vedremo dove metterlo. Penso che possa giocare in qualsiasi ruolo. Dietro la punta, da mezzala, anche davanti alla difesa se vogliamo essere super offensivi. Lui ti fa giocare bene, è forte. Se stai qua da tanti anni lo devi essere per forza. E poi lo vedo motivato, voglioso». Si è messo subito a disposizione della nuova guida tecnica. Dopo aver manifestato qualche insofferenza di troppo nel periodo conclusivo dell'esperienza Sarri, è ripartito con stimoli e motivazioni supplementari. Un'ottima notizia per Tudor, che in questo finale di stagione punterà a riaccendere le qualità tecniche e caratteriali degli uomini più forti a sua disposizione. Luis Alberto è decisamente uno di questi, uno dei leader dello spogliatoio e, soprattutto, uno dei pochi capaci di fare la differenza. E di farla in qualsiasi momento e da qualunque posizione.  

Le motivazioni di Luis Alberto

Poter contare su di lui al massimo livello sarebbe una buona base di partenza per avere un impatto importante sin dall'inizio. Spostarlo qualche metro più avanti, tra l'altro, riporterebbe lo spagnolo al suo ruolo originale, quello di fantasista, di supporto all’attaccante centrale. Ciò non significa comunque meno responsabilità dal punto di vista difensivo, perché nel gioco dell'allenatore croato (a prescindere dal modulo) ogni centrocampista deve saper lavorare su entrambe le fasi. Una polivalenza nella quale il Mago si è specializzato negli ultimi anni, diventando un giocatore più completo ed esperto. Ha saputo di volta in volta calarsi nella parte, adattando il suo stile di gioco (magari con qualche sbuffo, che però è compreso nell'intero pacchetto) a quello del tecnico con il quale si è trovato a lavorare. Farà lo stesso anche con Tudor. Prima di far vedere la versione da Mago, dovrà sfoggiare quella da trasformista.
 

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