Lazio, Guendouzi e Luis Alberto finiscono sul mercato

I due giocatori biancocelesti, in rotta di collisione con l’allenatore Tudor, potrebbero lasciare il club a fine stagione
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Un senso di vertigine provoca la continua rimonta della Lazio, un senso di preoccupazione genera il possibile rivoluzionamento di mercato. Tudor è una figura di ricostruzione e di rottura. Ha ereditato i nidi di vipere che s’erano creati con Sarri, altri li ha smossi lui. Neppure Igor è un tipo tendente alla moderazione e al compromesso. Due casi sono diventati insanabili. Uno è Luis Alberto, finito di nuovo fuori, amato e avversato, ammirabile e detestabile da una settimana all’altra. L’altro è Guendouzi, che con Tudor aveva dei conti in sospeso. Ritrovarsi a Roma li ha aggravati. Nessuno dei due è incedibile, tutti e due sono vendibili. La Lazio ascolterà eventuali offerte, se li cederà lo farà alle sue condizioni. Per Luis la richiesta è quantificabile in 15 milioni. Per Guendouzi ne servono 30. Con Tudor al comando è scontato considerarli entrambi in uscita. Sono soldi che potrebbero garantire nuovi investimenti. Ma perdere il Mago e Guendovunque creerebbe comunque un vuoto tecnico.

Il futuro di Luis Alberto

Lo spagnolo s’è ritrovato fuori dai convocati sabato. Venerdì Tudor gli aveva contestato il rendimento avuto in allenamento. Luis era di altro avviso, a suo parere è Tudor a non valutare compiutamente la sua cifra tecnica nell’idea di calcio che sta proponendo. Si rivedranno oggi alla ripresa fissata alle 17,30. Igor non ha risparmiato la stoccata parlando di chi era in campo e di chi c’era in panchina domenica: «C’era gente che ci teneva». Poi è stato accorto rinviando tutto a Milano: «Ci rivedremo martedì (oggi, ndr) e prepareremo la sfida all’Inter». Che ne sarà di Luis si vedrà da oggi in poi. Prima era stato degradato, dopo il caso Salernitana non ha più indossato la fascia di vice capitano. Stava filando tutto liscio, era stato di nuovo decisivo da assistman e goleador. Fino allo strappo finale. Lo è perché non è pensabile che si possa andare avanti a singhiozzo. Un giorno Luis carico, trascinatore, un altro scarico, rivoltoso. Lo hanno capito tutti. Ma tra il dire e il fare, tra l’ipotesi che parta e la cessione concreta, ce ne passa. La Your First, scuderia che gestisce il giocatore, giura e spergiura che non esistono offerte da Doha, che l’Al-Duhail non si è mai fatto avanti e che l’offerta da 8 milioni l’anno non è reale. Lotito è stato chiaro, per far partire Luis vuole incassare 15 milioni. Nel calcolo della vendita va sempre considerata la percentuale da riconoscere al Liverpool del 20%. A meno che Lotito non decida all’improvviso di liberare il Mago regalandogli il cartellino, finora l’ha escluso. Non l’ha mai fatto con nessuno.

Il futuro di Guendouzi

Si è riaperto subito il caso Guendouzi-Tudor. Il francese non si sarebbe mai aspettato di ritrovarlo alla Lazio dopo lo strappo di Marsiglia. Per Igor non ci sono problemi, Guendo ha altri pensieri. La tregua è durata poco, le prime decisioni di Tudor (l’esclusione con la Juve) hanno riacceso le tensioni. Il francese preferirebbe partire, potrà farlo solo se dal mercato arriveranno offerte congrue per la Lazio. Rimpiazzare Luis e Guendouzi non sarà semplice, già non lo è stato quando è partito Milinkovic. Il sacrificio aiuterebbe Tudor a gestire meglio lo spogliatoio e la società ad aumentare il budget di mercato, anche ad abbassare gli ingaggi. Igor riparlerà con il diesse Fabiani, servirà un concordato. Non tutti potranno partire né si può pensare che gli investimenti dell’anno scorso (Rovella e Isaksen su tutti) vengano bruciati. La Lazio, di oggi e domani, continua a galleggiare a mezz’aria tra la spinta data da Igor, che la muove verso orizzonti europei (si vedrà quali), e la gestione tecnica che rischia di creare più conflitti che profitti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA