Lazio, Provedel è insuperabile: il ct Spalletti lo premia

La splendida prova del portiere biancoceleste contro l’Inter vale la pre convocazione in Nazionale
Lazio, Provedel è insuperabile: il ct Spalletti lo premia© ANSA
Carlo Roscito
4 min

Nel pre partita aveva avvertito: «Sto bene, finalmente». Il solito umile Provedel: alla grande, avrebbe dovuto dire. Più di due mesi ai box e novanta minuti per ribadire di essere un numero uno, in tutti i sensi possibili. Si è arreso soltanto al colpo di testa di Dumfries, più scaltro di Marusic sulla punizione del pareggio. La vittoria, fino a quel momento, era stata a doppia firma: quella di Kamada, autore del gol sblocca-risultato, e di Ivan in versione insuperabile. Neanche il tempo di scaldarsi, già s'è trovato Thuram nell'uno contro uno: deviazione in corner sul tentativo del francese, evitando alla Lazio di iniziare in salita una sfida complicata a prescindere. È stato l'antipasto di una prestazione eccezionale, gli è costata pure gli insulti (scherzosi) di Dimarco: due volte gli ha sbarrato la strada nel primo tempo, negandogli la gioia con il destro e poi togliendola dall'incrocio sul tiro a giro da fuori. Meglio di così non poteva rientrare. Nella ripresa si è ripetuto sulla testata di Barella, solo una volta s'è affidato alla fortuna per non incassare (il palo colpito da Lautaro sull'angolo successivo).

Provedel, una grande risposta

Tudor aveva risolto ogni dubbio alla vigilia del match a San Siro. In conferenza, senza giri di parole, gli aveva riconsegnato la maglia da titolare: «Lui è un primo portiere e a Milano tornerà in porta. È stato fuori per tanto tempo per l'infortunio, l'abbiamo ritrovato da qualche settimana e adesso è pronto a giocare». Prontissimo, ha detto il campo. L'ultima partita era stata quella contro l'Udinese lo scorso 11 marzo: c'era ancora Sarri alla guida, la sconfitta portò alle dimissioni del Comandante, Provedel nei minuti di recupero aveva provato a bissare la prodezza di Champions contro l'Atletico Madrid. Invece di trovare la magia, aveva rimediato un grave infortunio alla caviglia sinistra (scontrandosi con Castellanos al momento dello stacco). La distorsione aveva coinvolto pure un legamento. Fuori per 10 gare totali, a Frosinone nell'interregno di Martusciello e nelle successive 9 con Tudor al comando, di cui 2 vissute in panchina. Contro l'Inter si è trattato dell'esordio con il tecnico croato.

Provedel, obiettivo europeo

Ha atteso con pazienza, al protocollo riabilitativo sono seguiti i 180 minuti vissuti tra le riserve, nella trasferta di Monza e all'Olimpico con l'Empoli. «Spero di dare il mio contributo con una grande prestazione», aveva detto ieri a poche ore dal fischio d'inizio. Una promessa, più che un augurio. Professionista serio, si è ripreso il posto senza dimenticare una "carezza" a Mandas: «Ha fatto bene e sono molto contento. Non è un caso, ha dimostrato tutte le sue qualità», le parole scelte per complimentarsi con il giovane compagno. Lo stop di Provedel è finito, lo stesso vale per i ballottaggi tra i pali. L’infortunio ha condizionato la sua corsa verso gli Europei, un obiettivo che comunque non ha mollato e che prova ancora a centrare: ieri, in serata, è arrivata la bella notizia della preconvocazione da parte di Spalletti. Ivan punta a chiudere al top contro il Sassuolo per poi magari strappare la conferma definitiva del ct come terzo portiere azzurro alle spalle di Donnarumma e Vicario. Duello con Meret e Carnesecchi, che sarà impegnato con l’Atalanta fino al 2 giugno.


© RIPRODUZIONE RISERVATA