
ROMA - Settant’anni e non sentirli. Doriano Ruggiero, storico massofisioterapista della Lazio, ha avuto modo di festeggiare il proprio compleanno. Ha compiuto 70 anni, di cui quasi 30 vissuti in biancoceleste, e li ha festeggiati con familiari e amici all’Antica Pesa, festeggiato anche da Francesco Panella, di nota fede laziale (nella foto con l’osteopata Giuseppe Ruggero, anche lui per anni nello staff sanitario della Lazio). Ruggiero era arrivato nel ritiro di Gubbio nel luglio 1986, voluto da Eugenio Fascetti: «Mi ha cambiato la vita - racconta Doriano Ruggiero - una sera mi chiamò Regalia e mi disse “vieni su lunedì e ti proviamo una settimana”. Io dissi a papà “Pa, prepara la macchina prima che cambino idea. Fu straordinario».
Doriano e l’aneddoto con Di Canio
Doriano Ruggiero per quasi trent’anni è stato un punto di riferimento assoluto all’interno dello spogliatoio della Lazio. Dalla Banda dei meno 9 alla trionfale Lazio di Sergio Cragnotti, il massaggiatore ha avuto modo di prendersi cura dei muscoli di tantissimi calciatori laziali: da Giuliano Fiorini a Mimmo Caso, da Ruben Sosa a a Karl-Heinz Riedle, da Paul Gascoigne a Nesta, da Peruzzi a Simeone. Tutti hanno avuto un rapporto confidenziale con lui, che resta uno dei depositari di tanti segreti. Una volta, impegnato in una trasferta contro l’Atalanta a Bergamo, si trovò in campo per soccorrere un giocatore biancoceleste. Percorrendo il perimetro del campo per tornare in panchina, volse lo sguardo verso il settore ospiti e riconobbe una faccia conosciuta: era quella di un giovanissimo Paolo Di Canio che non convocato da Materazzi con la prima squadra, era andato in trasferta con gli ultras.