
La nuova gioventù della Lazio parla anche francese. Ha l’ambizione di Reda Belahyane, che è cresciuto alla periferia di Parigi e ha un idolo: Kanté. In Costa Azzurra, quando giocava nel vivaio del Nizza, lo chiamavano “le petit marathonien”, il piccolo maratoneta. È costato nove milioni e mezzo, in linea con la proposta presentata al Verona il 3 dicembre e mai ritoccata. Sei mesi gratis e pagamento rateizzato. Il club di Lotito compra solo alle sue condizioni, nel rispetto di un budget limitato e dei meccanismi legati all’indice di liquidità. Prepara un’offerta, non rilancia, abbandona il tavolo quando i parametri di un affare non corrispondono a una logica di mercato. Niente aste. Era avvenuto a luglio con Greenwood, tredici gol in Ligue 1 con l’Olympique Marsiglia. La scena si è ripetuta dieci giorni fa nella trattativa per Casadei. Belahyane è l’espressione di una Lazio che segue un proprio fair play finanziario e punta a generare altri valori patrimoniali. Presente e futuro, investimenti mirati. Tre acquisti nella finestra invernale, un’età media di venti anni: da Arijon Ibrahimovic, trequartista tedesco, origini kosovare, allenato da Miro Klose nel settore giovanile del Bayern, a Oliver Provstgaard, difensore centrale, capitano del Vejle e della Danimarca baby, studiato in passato dal Bologna di Sartori. Belahyane è già entrato in un circuito di livello superiore. Può portare soluzioni immediate. Non è solo un’alternativa, una carta di riserva, una ricchezza in prospettiva. Ritmo, pressing, geometrie: caratteristiche che si sposano con il calcio relazionale di Baroni. Una garanzia nelle rotazioni con Rovella, Guendouzi, Vecino e Dele-Bashiru. In alcune partite diventerà una risorsa per cambiare il modulo e virare sul 4-3-3. Dinamismo e modernità, eleganza e sacrificio, velocità di passo e di pensiero. Un peccato, però, che sia stato escluso dalla lista Uefa. Una decisione di Baroni, pronto a premiare chi aveva cominciato a settembre l’avventura in coppa .
L’alleanza tra Lotito e Setti ha agevolato l’operazione. Belahyane è il quarto giocatore arrivato dal Verona negli ultimi tre anni e mezzo dopo Zaccagni, Casale e Noslin. Una spesa totale di 41,8 milioni, in base ai comunicati della Lazio. Il capitano è stato pagato sette: come il difensore, adesso in prestito al Bologna. Mentre l’olandese è costato 18,3. Mattia ha aperto la strada nel 2021: era l’estate di Kostic e del lungo scambio di mail con l’Eintracht Francoforte. Sembrava un ripiego, ma è diventato uno degli attaccanti esterni che incidono di più in Europa: trentuno gol e venticinque assist in 145 partite.