Lazio, il primo rinforzo è Isaksen© LAPRESSE

Lazio, il primo rinforzo è Isaksen

L'attaccante danese ha recuperato dopo il virus che lo aveva frenato durante il ritiro: ora è pronto per iniziare la sua stagione in biancoceleste
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Un colpo d’ala: riecco Isaksen. Non solo il mercato chiuso, anche il danese fuori due mesi con Romagnoli squalificato due turni, Vecino e Patric out (oltre Gigot tagliato). Sarri s’è trovato senza acquisti e con cinque giocatori in meno. Ne ritrova 4 per la ripresa. Il primo è Isaksen, colpito dalla mononucleosi ad inizio ritiro, isolato per quasi due mesi. Si è negativizzato nei giorni scorsi, si è allenato in gruppo da mercoledì, fino a ieri ha svolto quattro allenamenti completi. E’ uscito dal tunnel, adesso deve ritrovare la condizione. In questi casi le linee guida per gli sportivi sono rigide, indicano un riposo di almeno 3-4 settimane, ma la durata del periodo varia a seconda della gravità dei sintomi, può allungarsi. A Isaksen sono serviti circa due mesi. E’ stato sottoposto a controlli clinici prima del via libera. Sarri lo valuterà la prossima settimana, sarà convocato per il Sassuolo, potrebbe esordire in corsa. Una nuova rivalutazione sarà fatta per il derby, non è ancora prevedibile la titolarità. Dipenderà dalle risposte che darà in campo, dalla condizione fisica, dal minutaggio. La mononucleosi è penalizzante perché non consente di svolgere allenamenti e il recupero non è immediato, il rischio è che l’affaticamento continui. Le prime risposte sono state buone, non a caso il danese si è allenato per quattro giorni di fila.

Isaksen, il primo rinforzo per Sarri

Isaksen vuole recuperare il tempo perso, era carico, pronto a conquistare Sarri una volta per tutte. Era arrivato con il Comandante in panchina, ma il primo anno era stato complicatissimo. S’era sciolto al sole di Formello, così aveva detto Sarri. Aveva pagato il cambio di clima, di abitudini, di calcio. I miglioramenti ci sono stati con Baroni, valutati anche da Mau. Attendeva di vederlo all’opera nel precampionato, non è stato possibile. Isaksen può essere un nuovo acquisto, se nella versione ammirata a sprazzi l’anno scorso. L’ala dei gol decisivi, dei colpi spaccapartita, del lavoro nelle due fasi. E’ l’Isaksen che spera di recuperare Sarri. A giugno, parlando di Mau, il danese aveva detto «non vedo l’ora di rivederlo. È stato bello averlo allenatore quando sono arrivato alla Lazio. Ora è di nuovo qui. Non vedo l’ora di vedere se avrà nuove idee». Diverse le dichiarazioni del marzo 2024, erano passati pochi giorni dalle dimissioni di Mau e Isaksen si sfogò: «Il mio rapporto con Sarri era buono, anche se non è stato facile all’inizio, con lui non parlavo tanto, non era proprio il tipo che parlava con i giocatori. E’ stato più attraverso il nostro capitano. Sarri parlava solo di calcio e basta. Voleva che parlassi in italiano e poco in inglese, per fortuna un suo collaboratore parlava con me nella lingua che capivo meglio. Sarri sapeva un po’ l’inglese, ma non era contento di parlarlo. C’era molta tattica e dovevo solo abituarmi. Solo di recente ho iniziato a capirlo, quindi è stato un po’ fastidioso». E’ il passato, davanti c’è un nuovo futuro, un nuovo rapporto da creare. La Lazio ha bisogno di rinforzi in ogni reparto. Isaksen garantisce un inneso nel tridente. Cancellieri lo ha sostituito nelle prime due partite e lo farà anche col Sassuolo. Poi si aprirà il ballottaggio per il derby, ma ogni mossa sarà legata alle condizioni del danese. Se Isaksen tornerà al top, ogni altra valutazione sarà fatta a gennaio. Quando Sarri e la società decideranno se continuare con Isaksen e Cancellieri o trovare un nuovo vice. C’è sempre Pedro jolly e nel frattempo si capirà se arriverà o meno Insigne a sinistra.


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