Lazio, Fabiani garantisce acquisti per gennaio© LAPRESSE

Lazio, Fabiani garantisce acquisti per gennaio

Il diesse laziale rassicura Sarri: "Faremo un mercato adeguato alle esigenze della squadra"
Daniele Rindone
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REGGIO EMILIA (dall’inviato) - Sarri è scappato dal Mapei al 96', lasciando la Lazio sul campo, mentre 6.000 laziali fischiavano, trovando una via di fuga. Da dove? Verso cosa? «Motivi familiari», la prima comunicazione della Lazio. «Parlerà della partita domani alle 12 (oggi, ndi) su Lazio Style Radio», la seconda. Una fuga giustificata dal club con una versione ufficiale. Ma la velocità dell’uscita dallo stadio è stata accentuata dalla rabbia per il secondo ko in due partite, per le parole al vento della vigilia, non recepite dalla squadra. Mau è andato via dopo aver visto una squadra di nuovo povera, incapace di tirare nel primo tempo. Dopo un finale amaro. Dopo un’estate in cui è passato per credulone. Dopo un mercato inesistente. Dopo tutto quello che ha saputo in corsa e ha voluto accettare per amore. I retroscena ricostruiti in serata raccontano che Sarri aveva raggiunto il ritiro di Reggio Emilia in macchina già sabato e sempre in macchina ieri è andato via. Nella stessa macchina il diesse Fabiani che nel prepartita, intervistato da Dazn, mentre la Curva biancoceleste colma di tifosi contestava e inveiva, aveva garantito interventi di mercato: «A gennaio faremo delle valutazioni. Laddove dovessimo ravvisare la necessità, o il mister ci darà delle indicazioni, faremo un mercato adeguato alle esigenze della squadra». Fabiani ha parlato di mercato a saldo zero per adesso, un’uscita e un’entrata alle stesse cifre. Ma Lotito sta provando a sbloccarlo totalmente, chissà se ci riuscirà. «Si possono fare uscite ed entrate, è fuori discussione», la conclusione di Fabiani che amplifica i dubbi.

Lazio, le parole di Ianni

Al posto di Sarri ha parlato Marco Ianni, il suo vice: «Sarri non avrebbe mai saltato la conferenza se non avesse avuto problemi familiari, posso garantirlo. Noi in primis dobbiamo fare molto di più. Due sconfitte in tre partite è un bottino troppo magro. Il derby? Abbiamo l’obbligo di vedere questa partita come un’opportunità, una svolta per la stagione». I limiti secondo Ianni: «Il coraggio non l’abbiamo messo sul campo. Nel primo tempo la squadra era anche padrona, ma troppo lenta. Non tiriamo in porta. Nel secondo tempo abbiamo avuto l’occasione di Zaccagni, ma è troppo poco per vincere». La crisi di mercato non può essere un alibi: «Se dovesse incidere sarebbe grave. Siamo professionisti e rappresentiamo una maglia prestigiosissima e non possiamo crearci alibi. Se non alziamo l’intensità non c’è una grande differenza tecnica». Sarri e lo staff non si sentono sotto processo: «Ci sentiamo in dovere di dimostrare qualcosa. Il derby può portare energia positiva, il coraggio per fare giocate che altrimenti non fai». Ecco cosa manca: «Bisogna prendere più iniziativa». Rovella e Taty a rischio: «Nicolò veniva da un problema dalla Nazionale, forse si è riacutizzato, speriamo entrambi stiano bene perché abbiamo bisogno di tutti». Il 4-2-3-1 come soluzione? «Negli ultimi 20 metri l’ultimo passaggio fa la differenza. Il modulo è un’alternativa, dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra le due fasi. C’è da lavorare tatticamente, ma c’è da mettere tanta energia». Il piano derby: «Una Lazio diversa, sicuramente nell’atteggiamento. Per caratteristiche non abbiamo centrocampisti con tanti gol, quindi dobbiamo puntare sulla circolazione di palla. La soluzione è mettere chi gioca davanti in condizione di attaccare meglio». 


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