Lazio, Sarri aspetta due colpi: rebus Insigne© LAPRESSE

Lazio, Sarri aspetta due colpi: rebus Insigne

A gennaio il club potrà muoversi solo a saldo zero, ovvero potrà investire sul mercato solo le cifre che avrà modo di incassare
Daniele Rindone
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ROMA - Mette le mani avanti. Parla di player trading, tradotto “plusvalenze”, e di mercato a saldo zero a gennaio: un’uscita per ogni entrata alle stesse cifre. E’ lo stesso Lotito che da più di un mese si sta adoperando per ottenere lo sblocco totale del mercato, unica modalità per acquistare senza vincoli. Lo dice la cronistoria dei movimenti che sta compiendo, è a suo rischio e pericolo il risultato finale. Tra le due opzioni, mercato semiaperto o aperto, c’è una bella differenza. Nel caso del saldo zero, che è già previsto e consentito dalla norme federali, il presidente della Lazio venderà e reinvestirà a gennaio individuando uno-due giocatori sacrificabili, è augurabile con l’assenso di Sarri. Nel secondo si troverà con le spalle al muro: Sarri potrà avanzare richieste più salate e Lotito si troverebbe costretto a mettere soldi con il pericolo di appesantire ancora di più le casse della società (mossa da evitare per non rischiare altri vincoli nel mercato 2026-27, quando la soglia spese-ricavi sarà al 70%). E’ uno dei motivi per cui Lotito non si espone sul mercato aperto. Spesso nelle parole del presidente, una giostra di finte e controfinte, si nasconde l’esatto contrario. Cosa potrà fare a gennaio sarà la nuova commissione di vigilanza a dirlo, dopo che esaminerà i conti al 30 settembre scorso. C’è dunque il solito tratto teatrale, o da teatrino, nella grande questione di mercato che riguarda la Lazio e che non sta appassionando i laziali da mesi.

Lazio, Sarri in attesa di Insigne

Più di tutti è Sarri, illuso in estate, fatto passare per credulone, ad aspettare la verità. Sarebbe un atto elegante da parte di Lotito garantirgli già ora un mercato di costruzione, al di là di come potrà condurlo. Mau, si sa, attende almeno un paio di rinforzi. La mezzala è un’urgenza non rinviabile, il buco a sinistra si è allargato dopo l’esclusione di Dele-Bashiru. Sarri l’ha tagliato per favorire l’ingresso di Basic, il reintegro del nigeriano non potrà avvenire attivando la sostituzione inversa ma escludendo un altro giocatore. Non è chiaro quando Dele rientrerà. E’ già stato valutato da Sarri, serve di più nel ruolo. Il Comandante ha visto esplodere Cancellieri, non ha più bisogno di un’ala destra per quanto Isaksen sia ancora un fantasma. Insieme alla mezzala considera essenziale l’inserimento di un attaccante. Un centravanti solo se partirà Castellanos, un’ala in più a prescindere. E il nome è sempre lo stesso: Lorenzo Insigne. E’ ancora svincolato, qualcuno starà aspettando. Ha rifiutato alcune proposte dopo aver parlato con Sarri. C’è la reciproca voglia di lavorare insieme. Lotito è tentato, lo prenderebbe da svincolato. Nel caso del mercato a saldo zero dovrebbe comunque vendere un over 22 per fargli posto. Il diesse Fabiani è convinto che si debba proseguire sulla linea tracciata negli ultimi due anni: acquisti giovani, under 25. Sarri i conti li fa con la realtà attuale, con le difficoltà della squadra, con gli infortuni, con i gol da moltiplicare. Insigne a suo avviso accrescerebbe la pericolosità offensiva, lo aggiungerebbe a Zaccagni senza farsi troppi problemi. Nel giro di due mesi le strategie dovranno essere chiare. Prima si esprimerà la nuova Covisoc (fine novembre), poi saranno tecnico e società a dover concordare le mosse. Idee a prova di matrimonio dopo il tradimento subito da Mau


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