Lazio, il futuro di Pedro: Lotito ha già in mente un ruolo per lui

Il giocatore spagnolo pronto a lasciare a fine stagione. E il presidente lo vorrebbe tenere dentro la società
Daniele Rindone
2 min
Roma - «Porte aperte a Pedro», era l’invito recapitato da Lotito e Fabiani l’anno scorso a fine stagione. L’invito resta valido. A giugno, quando mancheranno pochi giorni alla scadenza di contratto, la Lazio potrebbe offrire allo spagnolo un posto in società, magari una panchina del settore giovanile. Pedrito non ha ancora deciso cosa fare, è possibile che stacchi per uno-due anni, con l’obiettivo di ripartire: «Non so cosa farò dopo, se voglio fare l’allenatore. Non penso già di lasciare il calcio, devo prendermi uno-due anni per me e per stare con la mia famiglia. Voglio essere presente per loro e poi vediamo che succede. Sicuramente poi dovrò prendere una strada. Non so se sceglierò un’altra squadra dopo la Lazio. È difficile continuare su questo livello». Pedrito in Spagna ha una parte della sua famiglia, i figli più grandi. A Tenerife sognano il suo ritorno per vederlo giocare nella terra di origine. Xavi, ai tempi del Barcellona, l’aveva chiamato. Fabregas l’ha corteggiato spesso per portarlo a Como. In America ci sono tanti amici ex Barcellona. Non è detto che lo spagnolo continui a giocare. Un anno fa, in piena riesplosione, diceva «resterò a lungo». Baroni gli aveva allungato la carriera, ma da trequartista. Nel modulo di Sarri, il 4-3-3 di ordinanza, non può avere lo stesso futuro. Due anni fa invece aveva aperto alla possibilità di restare in società con altri ruoli: «Non ho ricevuto una proposta, qualche volta ne abbiamo parlato con il diesse Fabiani perché dice che sono e posso ancora essere un esempio per i giovani. Mi piacerebbe e sarebbe bellissimo un ruolo all’interno della Lazio, anche come allenatore fra qualche anno».  

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