Il Lecce delle meraviglie: un sogno da 20 milioni

Da Krstovic e Oudin a Ramadani e Pongracic: una rosa di talenti che adesso già vale più del triplo
Eleonora Trotta
4 min

Un capolavoro in campo e sul mercato. Il Lecce d’alta classifica è un’orchestra perfetta avvolta in un’atmosfera magica: e forse la consapevolezza di trovarsi dove non si dovrebbe rende tutto quello che sta accadendo ancora più straordinario. Mai nella sua storia aveva vissuto un inizio così, con 11 punti e zero sconfitte nelle prime cinque giornate. Un altro record, quindi, impreziosito dal secondo posto momentaneo post Genoa e dalla stima complessiva della rosa: pagata circa 20 milioni ora vale più del triplo, mentre il monte ingaggi è sui 16,5 milioni lordi. Parliamo poi della squadra più giovane della Serie A costruita grazie alle intuizioni di Pantaleo Corvino con il supporto di Stefano Trinchera, e guidata dalla bacchetta ormai magica di Roberto D’Aversa. Quest’ultimo un altro guizzo del direttore dell’area tecnica giallorossa, fresco di meritato rinnovo di contratto per i prossimi tre anni più opzione.

Lecce, un gol magico

 E a proposito di incantesimi…La rete di Oudin di venerdì è la ciliegina della meraviglia salentina: tornato a condizioni molto vantaggiose, il francese si sta ormai consacrando ad altissimi livelli. Come lui Pongracic: per rientrare, questa volta a titolo definitivo, il difensore ha fatto una scelta di cuore riducendosi l’ingaggio. E non va dimenticato l’idolo di casa Falcone. La scorsa estate il portiere romano aveva come unico obiettivo quello di vivere un’altra avventura in Puglia. Ha rifiutato tutte le offerte, e anche in questo caso si tratta di un affare straordinario, forse sottovalutato, perché nelle casse della Sampdoria i salentini hanno versato appena 3 milioni di euro (4 meno 1.250 di contropzione).

Krstovic, un goleador d'oro

Spicca, poi, la storia di Krstovic. Una sorpresa per tanti, ma non per il Lecce che lo seguiva da alcuni anni. Lo stesso attaccante aveva dato ad inizio estate la sua parola al direttore Corvino, non ha vacillato anche quando la Salernitana e altre società italiane e straniere si erano mosse per scipparlo ai pugliesi. Per lui c’era solo il Lecce del suo connazionale Vucinic, e così è stato. Anche per il montenegrino (già tre gol in stagione) parliamo di un acquisto storico: costato circa 2,6 milioni, ora vale più del triplo. Su di lui hanno messo gli occhi già alcune big, ma D’Aversa non teme sorprese: «Mi ricorda Pippo Inzaghi, ce lo teniamo stretto». Curiosa pure la storia di Ramadani. Costato meno di 2 milioni, il centrocampista era finito anche nel mirino del Verona. Ma Corvino, si sa, si muove con largo anticipo studiando tutte le possibili contromosse. E così, lo scorso agosto, ha portato a casa un altro affare impostato da tempo, consegnando a D’Aversa un calciatore di quantità e qualità. E a proposito di record: non va dimenticata la cessione di Hjulmand allo Sporting. Il dirigente salentino è stato bravo due volte: prendendo il centrocampista dall’Admira due anni e mezzo fa, quando evidentemente in pochi lo avevano visionato, e perfezionando una cessione storica per il Lecce (19 milioni più 2 di bonus). Il prossimo potrebbe essere Baschirotto: preso dall’Ascoli, dal giorno in cui lo ha tesserato Corvino ha sempre detto che sarebbe finito nel mirino dei grandi club. Tutto questo sta già succedendo sotto traccia e probabilmente sarà lui uno dei futuri colpi in uscita.


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