Serie A Milan, Menez: «Al Psg non c'era una sana concorrenza»

L'attaccante del Milan a France Football: «Lucas sono due anni che sta lì, ha segnato tre gol (in realtà tre, ndr). Ma è costato più di 40 milioni. Ed è brasiliano...Io non ho twitter né Instagram per inviare messaggi o belle foto. Non faccio commedie sui social network. Non dicevo 'Viva Parigi, forza Psg' per farmi bello. Non sono così»
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PARIGI - "Al Milan ho ritrovato subito il piacere di giocare. Avevo bisogno del mio calcio, di sensazioni positive. E di misurarmi con una sana concorrenza": lo dice, in un'intervista a France Football, Jeremy Menez, sottolineando che per giocare nel club parigino "forse è meglio essere stranieri". A Milano, spiega Menez, "se tu dai tutto in allenamento durante la settimana hai più possibilità di giocare la domenica, questo per me significa concorrenza sana".

LA POLEMICA - E a Parigi non era così? "bisogna studiare cifre e statistiche - dice l'attaccante - il Psg mi ha comprato per 8 milioni dalla Roma nel 2011. Le prime due stagioni sono andato bene, meno bene nell'ultima, ma sono comunque stato decisivo. Statisticamente sono meglio di non pochi giocatori. Sono anche entrato un pò nella storia del club con il mio gol a Lione che ha sancito il titolo nel 2013. Rispetto a d alcuni, quando si fa il rapporto qualità-statistiche, non sono andato male, no? Lucas sono due anni che sta lì, ha segnato tre gol (in realtà tre, ndr). Ma è costato più di 40 milioni. Ed è brasiliano...". Il problema è, secondo Menez, che lui è francese, anzi "parigino": "e non ho twitter né Instagram per inviare messaggi o belle foto. Non faccio commedie sui social network. Non dicevo 'Viva Parigi, forza Psg' per farmi bello. Non sono così".

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