© EPA Berlusconi: a Veronica Lario assegno da 1,4 milioni al mese
ROMA - Un milione e 400 mila euro al mese. È questo l'assegno di mantenimento mensile che Silvio Berlusconi dovrà versare a Veronica Lario. È quanto ha deciso il tribunale di Monza confermando la cifra che il giudice Anna Maria di Oreste aveva indicato durante l'udienza presidenziale della causa di divorzio. Veronica aveva chiesto oltre 3 milioni. Una somma che le era stata in un primo tempo riconosciuta nella causa di separazione dai giudici civili di Milano e poi riformata anche in appello con uno sconto di 36 milioni di euro per il presidente del Milan.
"SCONTO" PER B - Da quanto si è saputo il tribunale ha parametrato l'assegno mensile che percepirà l'ex first lady sul patrimonio di Berlusconi. Il tribunale di Monza a febbraio dell'anno scorso aveva già sciolto il matrimonio tra l'ex premier e la moglie, lasciando aperto il capitolo economico che ora è stato chiuso. Veronica Lario, al secolo Miriam Bartolini, e l'ex capo del Governo avevano cercato di trovare un accordo, ma ogni tentativo è franato compresa la richiesta dell'ex first lady, a titolo di "buona uscita" di una cifra forfetaria di circa mezzo miliardo di euro. La signora Lario in sede di separazione si era vista riconoscere 3 milioni e mezzo di alimenti e ora il Cavaliere, in sede di divorzio è riuscito ad ottenere un ribasso della cifra di oltre la metà.
TASSE - Secondo i calcoli del tribunale di Monza l'assegno mensile di 1 milione e 400 mila euro che Silvio Berlusconi dovrà versare a Veronica Lario potrà garantire alla ex first lady lo stesso tenore di vita che ha condotto durante il matrimonio con l'ex premier. L'ex first Lady però sarà penalizzata dalle tasse che dovrà versare al fisco e quindi l'appannaggio mensile netto si assottiglierà a quasi 800 mila euro. Secondo i giudici, che hanno calcolato la cifra tenendo conto del patrimonio del leader di Forza Itali e delle esigenze della signora Lario hanno anche considerato l'insufficienza delle risorse di Veronica date da una società che possiede un palazzo a Milano e due edifici a Milano 2, donati dall'ex marito nel corso del matrimonio, e i cui costi di mantenimento sono abbastanza rilevanti rispetto alla loro rendita.