Calcio, Donadoni: «Io e il Milan. Dico tutto»

Il tecnico del Bologna: «Sì, sogno di poter allenare i rossoneri. Lì ora serve gente con le carte in regola»
Calcio, Donadoni: «Io e il Milan. Dico tutto»© LaPresse
Furio Fedele
2 min

MILANO - C’è chi riesce ad arricchirsi anche avendo rinunciato a molti stipendi, avendo messo di tasca propria soldi veri ma sinceri per aiutare chi è stato meno fortunato di lui e condividendo le miserie di un calcio che non ha più diritto di cittadinanza. Roberto Donadoni da Cisano Bergamasco, 52 anni, almeno da questo punto di vista, non cambia mai: il suo 2015 si chiude con il sorriso anche se era iniziato intravedendo gli spettri del «crack» Parma, in fondo a un tunnel fatto di amarezze e imprese comunque esaltanti.

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La panchina del Milan: un sogno che potrebbe diventare realtà?

«Chiaramente anch’io ho l’ambizione, un giorno, di poter allenare una grande squadra. Non è detto che non possa essere anche il Bologna... Sicuramente mi fa sempre un effetto particolare entrare ancora oggi a San Siro e ricevere il tributo dei tifosi rossoneri. Mi viene la pelle d’oca... È una gratificazione che mi ripaga di tante amarezze».

C’è chi dice che Donadoni non può allenare il Milan perché non sorride davanti alle telecamere...

«Se questo è un dubbio o un quesito dovrebbe rispondere chi pensa che questa sia una motivazione seria e concreta. Un certo atteggiamento fa parte del mio modo di essere. Sono io il primo a esser felice di sorridere quando c’è un motivo serio e ne vale la pena».

Il Milan non è più il...Milan da almeno 2-3 anni a questa parte. Cosa sta succedendo?

«Onestamente un’idea precisa non riseco ad averla neppure io... Però ci sono degli interrogativi che tutti quanti si devono porre».

Cioè?

«Bisogna fare un processo a 360 gradi. Chi c’è deve avere le carte in regola per poter lavorare e operare in maniera costruttiva e corretta».

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