Berlusconi, dagli elicotteri all'Arena ai pronipoti di Mao

MILANO - Berlusconi ha detto sì e venderà il Milan ai cinesi. 8 scudetti, una Coppa Italia, 6 Supercoppe italiane e, a livello internazionale, con 5 fra Coppe campioni e Champions League, 5 Supercoppe europee, 2 Coppe intercontinentali e 1 Mondiale per club. Da Liedholm a Sacchi, da Capello ad Ancelotti, il Milan del Cavaliere ha riscritto la storia del calcio.

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SACCHI: «BERLUSCONI E IL RINASCIMENTO DEL CALCIO»

30 ANNI DI MILAN - La cessione ai cinesi è l'ultimo passo di un'epopea lunga 30 anni iniziata il 20 febbraio 1986 quando Berlusconi rileva da Giussy Farina un Milan sull'orlo dal fallimento. L'atterraggio in elicottero all'Arena di Milano per la prima apparizione è la prima fotografia storica regalata ai cronisti dell'epoca. E' solo l'inizio di una lunga storia d'amore condita da successi italiani e trionfi europei: 28 trofei, tutti conquistati con la stessa filosofia, quella del calcio inteso come spettacolo. Una filosofia sposata con grande entusiasmo dal primo maestro di calcio scelto da Berlsuconi per guidare il suo Milan: Arrigo Sacchi.

Il 'Profeta di Fusignano', ha recentemente dichiarato: «Berlusconi è entrato nel mondo del pallone come una valanga in un piccolo stagno. Il suo impatto ha avviato il rinascimento del calcio. Le sue scelte erano fuori dalla logica dell'epoca. Come prendere me, che ero un signor nessuno. Arrivava prima degli altri in un paese dove la vittoria contava più di tutto. Lui invece ha imposto una filosofia diversa: vincere, convincere e divertire. Era avanti dieci anni». Un calcio innovativo e rivoluzionario, quello del Milan Sacchiano che ha avuto il merito di aver ribaltato il nostro calcio con la forza delle idee. Gullit, Rijkaard e Van Basten incantano in campo e il Milan comincia a macinare vittorie: uno scudetto, due Coppe dei Campioni, una Supercoppa italiana, due Supercoppe europee, due Coppe intercontinentali. 

I SUCCESSI - La rincorsa alla gloria eterna è solo all'inizio: le scelte di Berlusconi continuare ad essere guidate da una capacità intuitiva geniale ed è così che il presidente pesca nella Polisportiva Mediolanum il dirigente ed ex giocatore del Milan Fabio Capello. Fa centro un'altra volta. Altri successi, altri trionfi: Milan praticamente imbattibile in Italia (4 scudetti in 5 anni) e vincente anche in Europa (una Champions League e una Supercoppa Europea). Passano gli anni, continuano i successi: nel 1999 arriva lo scudetto con Zaccheroni, accantonato dopo un paio di anni da Berlusconi che non ha mai apprezzato il suo gioco. L'epopea del Milan, però, non si arresta: con Ancelotti in panchina inizia una nuova era trionfale. Anche qui il Milan vince tutto nell'arco di pochi anni: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe europee e un Mondiale per club.

IL DECLINO - Negli ultimi anni il declino: Allegri è l'ultimo tecnico vincente (scudetto 2011 e Supercoppa italiana 2012). Il resto è storia recente: dopo l'attuale tecnico della Juve, saranno solo fallimenti, accompagnati anche dalla necessaria stretta economica sul mercato e il conseguente ridimensionamento tecnico della squadra: prima i tentativi (falliti) di costruirsi un grande tecnico in casa con Seedorf e Inzaghi. Poi la volontà di affidarsi a un allenatore già fatto con Mihajlovic all'inzio di questa stagione. L'esonero del serbo e la scelta di puntare su Brocchi è storia recente. Negli ultimi mesi le voci sulla cessione, poi le conferme. Il 1986 è lontano: sono passati 30 anni e ora l'era Berlusoni sta finendo davvero.

I TROFEI DEL MILAN DI BERLUSCONI