CARNAGO (VARESE) - «Il Milan in questo campionato è in credito in quanto a errori arbitrali». Lo ha sottolineato Vincenzo Montella alla vigilia della trasferta con il Sassuolo, senza voler tornare sulle polemiche per alcuni episodi che hanno fatto infuriare gli emiliani all'andata.
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SASSUOLO - «Affrontiamo un avversario che ha ritrovato compattezza e può vincere con chiunque, il Milan ne sa qualcosa alla luce degli ultimi tre anni - ha aggiunto l'allenatore, alla vigilia di una trasferta in cui i rossoneri non hanno mai ottenuto un punto -. Abbiamo voglia di cambiare questa tendenza e di parlare poco di questioni extra calcistiche, e mi riferisco all'andata.
RANIERI - Dispiaciuto per l'esonero del collega Claudio Ranieri, Vincenzo Montella è convinto che «nel calcio non ci sia riconoscenza e neanche la ricerco: penso sia giusto che un allenatore venga valutato guardando al presente e al futuro e non al passato. Ranieri ha fatto qualcosa di immortale, difficilmente ripetibile. La sua impresa avvicina i sogni di bambini e allenatori, bisogna tutti ringraziarlo. Dispiace sinceramente, lui rimane un esempio non solo per lo sport, perché la sua favola è difficilmente ripetibile».
IL RETROSCENA - Parlando invece delle difficoltà che in questi anni hanno vissuto gli allenatori della Fiorentina, Montella ha ricordato l' epilogo della sua storia in viola: «Ero all'aeroporto, al metal detector, ho appoggiato il cellulare e quando l'ho ripreso c'era l'esonero nella mail».
CINESI - A meno di una settimana dal closing con cui il Milan dovrebbe passare in mani cinesi, Vincenzo Montella mantiene un certo distacco dalle vicende societarie evitando di parlare del futuro. «È giusto separare le cose: qualcosa inevitabilmente ha toccato la squadra ma col passare del tempo ci siamo abituati. Visto che abbiamo aspettato fino ad oggi a esternare, vi chiedo di aspettare un'altra decina di giorni per parlare del futuro - ha tagliato corto l'allenatore rossonero parlando in conferenza stampa alla vigilia della trasferta con il Sassuolo, destinata a diventare l'ultima partita del Milan dell' era Berlusconi -. Io guardo poco il futuro, l'allenatore guarda il presente. Dobbiamo pensare a questo campionato, non spendo un briciolo di energia su altri aspetti».