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MILANO - Caos Milan. Totale, senza tregua sul fronte della vendita del club alla Sino EuropeSports. Anche la scadenza di ieri è stata disattesa dal gruppo cinese: la terza caparra di 100 milioni di euro non è giunta a destinazione nonostante fosse stato annunciato il bonifico già avviato da Honk Kong verso il conto corrente di Fininvest. Il problema sarebbe legato a non meglio precisate difficoltà burocratiche venutesi a creare in Cina. Honk Kong, però, non è soggetto alle rigide leggi valutarie del Governo di Pechino... A questo punto, quindi, la situazione sembra essere sfuggita di mano ai protagonisti di questa intricata vicenda. C’è il sospetto, in realtà, che l’enigmatico Li Yonghong (l’unico attore superstite nella cordata cinese) stia incontrando oggettivi problemi nel confezionare non solo terza caparra da 100 milioni, ma anche i 320 milioni di euro che dovranno essere versati, entro il 7 aprile, per il saldo (220) a Fininvest e le stese di gestione (100) di Casa Milan din questa stagione.
CLOSING - Comunque resta il fatto che la data del closing (7 aprile) non verrà posticipata nonostante il ritardato pagamento della terza caparra. Che, a questo punto, è previsto per la prossima settimana. Inutile fare previsioni sul giorno preciso. Ma da più parti, anche sul fronte del venditore, si fa notare come sia complicato per l’acquirente raccogliere una cifra così importante (320 milioni) in meno di 3 settimane quando fa una gran fatica a rispettare scadenze decisamente meno onerose. Le indiscrezioni già filtrate ieri mattina su nuovi intoppi e rallentamenti hanno trovato conferme al termine di una giornata di incontri e confronti fra advisor e studi legali. Fininvest avrebbe accettato la dilazione a fronte di rassicurazioni fornite dalla stessa SinoEurope e dagli advisor coinvolti. Ma appare chiaro che c’è la preoccupazione che Li Yonghong abbia seri problemi di liquidità.
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