Giampaolo: "Milan competitivo. Correa? Non penso al mercato"

Le parole del tecnico rossonero alla vigilia della trasferta contro l'Udinese: "Suso? Sono felice che resti. Piatek sarà rigorista"
Giampaolo: "Milan competitivo. Correa? Non penso al mercato"© LAPRESSE
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ROMA - "A Udine domani voglio vedere un Milan già competitivo. Non siamo in ritardo anche se alcuni giocatori sono arrivati tardi. Domani scenderanno in campo undici giocatori veri, le partite si giocano anche sulla voglia di vincere e non solo sugli aspetti tecnico-tattici''. Marco Giampaolo non cerca alibi e, alla vigilia dell'esordio in campionato contro l'Udinese, si aspetta un Milan pronto a dare battaglia, nonostante nella squadra titolare non sarà presente nessuno dei nuovi acquisti. ''Per me - spiega Giampaolo - debuttare sulla panchina del Milan è un sogno, un privilegio, una grande chance. Lo è per me e anche per i calciatori, non è un discorso unilaterale. Gli ultimi arrivati sono più indietro ma stanno lavorando bene. Questo lo sapevo già, non è una cosa nuova per me. Ho una visione, ho l'idea di dove bisogna arrivare e attraverso quali step. I calciatori mi seguono, sono fidelizzati e attenti. Non possiamo fare altro che migliorare". Giampaolo non vuole sentire parlare di ''ossessione'' per la Champions League ma non nasconde importanti ambizioni. ''Per la Champions - spiega alla vigilia della gara con l'Udinese - corrono tante squadre. Per storia, blasone e qualità il Milan deve puntare a quell'obiettivo''. Sul mercato, Giampaolo taglia corto: ''Correa? Non lo conosco. Pensassi al mercato brucerei energie nervose, mi concentro su quelli che ho. I dirigenti sanno cosa fare. Suso resta? Sarei contento ma il mercato non è ancora chiuso''.

Le parole di Giampaolo su Suso e Andre Silva

Giampaolo si dilunga poi proprio su Suso, elogiandolo per l'atteggiamento: ''Ha giocato sempre esterno e nella visione di tutti è un esterno. Anche io all'inizio avevo qualche dubbio sullo schierarlo da trequartista, ma il calciatore mi ha dato ampie disponibilità, ha fatto cose egregie lì. I giocatori forti offensivi possono giocare ovunque. Suso non ha mai fiatato, non si è mai rifiutato. Sono felice che resti ma il mercato non è chiuso e può succedere di tutto''. André Silva appare in uscita per favorire l'acquisto di Correa ma Giampaolo ''conta'' ancora sul portoghese, destinato però alla panchina contro l'Udinese: ''E' un po' condizionato dal mercato ma si allena bene, non sta lì ad aspettare. Ad oggi per me è un calciatore del Milan, se domani ne avrò bisogno lo farò giocare. Oggi è un giocatore del Milan, poi si vedrà. Confido molto nella sua serietà professionale''. E sugli ultimi ritocchi alla rosa, Giampaolo confida sui dirigenti, concedendosi una vena poetica: ''Io ho la fortuna di lavorare con dirigenti che sono stati grandissimi giocatori, conoscono le dinamiche di una squadra di calcio. Io mi confronto con loro ed emergono raffinatezze, sanno cosa fare. Io mi lamento solo quando i calciatori non si fidelizzano, quando non c'è attenzione, passione o manca il sentore di un pensiero collettivo. Ma poi io mi innamoro dei miei giocatori, non mi innamoro solo degli inaffidabili, di chi timbra il cartellino".

Giampaolo: "Piatek sarà il rigorista della squadra"

Gli zero gol segnati da Piatek nel precampionato "non preoccupano" Marco Giampaolo, che designa il polacco come rigorista del Milan. ''Se non ha ancora segnato non è un problema, lui ha il gol nel sangue e arriveranno di conseguenza. Dai test abbiamo visto che ha un livello di fatica più alto dei compagni, deve quindi fare un percorso naturale di smaltimento tossine. Non credo che tenerlo isolato in attacco sia il suo ruolo, è un giocatore più di profondità che di palleggio e con un partner là davanti può togliersi dalle attenzioni speciali dei difensori. Sarà anche il rigorista della squadra''.


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