Ibrahimovic al Milan, giovedì l'arrivo in mattinata

L'attaccante svedese atterrerà alle 11 all'aeroporto di Linate per poi fare le visite mediche e firmare il contratto con i rossoneri
Ibrahimovic al Milan, giovedì l'arrivo in mattinata© lapresse
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MILANO - L'inesorabile corso del tempo e, in questo caso dei decenni, non muta la spasmodica attesa per l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic a Milano. Dal 29 agosto 2010 al 2 gennaio 2020 al Milan è cambiato praticamente tutto - tre proprietà, sede, ambizioni e prospettive -, eppure la frenetica eccitazione per lo Z-Day di domani è palpabile, nonostante l'undicesimo posto in classifica e il traumatico 0-5 con l'Atalanta: "Happy new Zlatan" e "anno nuovo, stesso Ibra", sono gli slogan con cui i social del Milan - mai così prodighi di contenuti virali - solleticano la fantasia dei tifosi. Senza scomodare Tolkien e il suo Aragorn ne "il ritorno del re", è prevedibile che Ibrahimovic sarà il monarca assoluto del Milan, "il punto di riferimento" come lo ha recentemente definito Stefano Pioli, tra i primi a caldeggiare questo acquisto per portare più leadership ed esperienza nello spogliatoio.

Ibrahimovic arriva in mattinata

I primi passi di Ibrahimovic nella nuova realtà avverranno giovedì: arrivo previsto intorno alle 11 all'aeroporto di Linate, con un volo privato dalla Svezia, poi visite mediche e firma sul contratto a Casa Milan. Riti necessari per poi raggiungere Milanello, affrontare i test atletici e, forse, il primo allenamento, se i tempi lo permetteranno: probabilmente personalizzato e non in gruppo, serve infatti tempo per ricalibrare la condizione dopo due mesi senza gare. Sarà comunque il primo impatto con i nuovi compagni, la prima presa di conoscenza del rinnovato ambiente rossonero. Venerdì invece a catalizzare l'attenzione saranno le sue prime parole in conferenza stampa, fissata per le 10 a Casa Milan. L'obiettivo realistico per Pioli resta comunque quello di averlo a disposizione per la gara di Coppa Italia contro la Spal ma Ibrahimovic, sentito "carico e motivato" nella prima telefonata con il tecnico, farà il diavolo a quattro per bruciare le tappe. Dieci anni fa, non va dimenticato, cercò di convincere Allegri a farlo giocare già poche ore dopo essere atterrato da Barcellona in un Milan-Lecce finito poi 4-0. Pioli, ora, si accontenterebbe di incassare i tre punti contro la Sampdoria all'Epifania, anche senza goleade, per abbracciare il 2020 con un senso di maggiore fiducia.


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