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MILANO - Il futuro di Zlatan Ibrahimovic al Milan è sempre più in bilico. Il confronto duro e schietto tra l’attaccante svedese e l’amministratore delegato Ivan Gazidis mette alla luce del sole un rapporto teso, posizioni diverse che potrebbero pesare sulla scelta contrattuale di Zlatan. Le prime avvisaglie c’erano già state dopo il licenziamento di Zvonimir Boban, e un colloquio avvenuto a poche ore da Milan-Genoa, ultima sfida di campionato prima della sospensione del torneo. Anche in quel caso Ibra esternò tutto il malcontento per la scelta di allontanare il dirigente che più si era speso per il suo ritorno in rossonero a gennaio. Il corteggiamento di Boban tra novembre e dicembre scorso fu estenuante, ma alla fine Ibra accettò di tornare per un’ultima grande sfida. Senza Boban in dirigenza Ibrahimovic ha perso un riferimento importante, e in questi mesi ha avuto pochi contatti con Gazidis, soprattutto a causa del lockdown. Con la chiusura di Milanello e la scelta di Zlatan di avvicinarsi alla famiglia per tutto il mese di aprile, non ha dato modo all’amministratore delegato di sentire approfonditamente Ibra sulla questione del rinnovo.
Contratto in scadenza
L’attaccante rossonero in questi ultimi giorni s’aspettava maggiore intraprendenza da parte di Gazidis che invece si è recato a Milanello solamente a 48 ore dalla sfida di Coppa Italia contro la Juventus. Ibrahimovic ha colto l’occasione per far presente il suo malumore, non solo per l’assenza prolungata dell’ad, ma anche per come sono state gestite alcune faccende interne in società, come l’addio di Boban, le voci sulla possibile separazione con Maldini e Pioli al termine della stagione.
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