Milan, Ibrahimovic testimonial speciale: ora è più vicino al rinnovo

L'asso svedese ha posato con la nuova maglia: altro indizio che porta alla sua conferma. A 38 anni ha ribaltato una squadra con energia pura, potenza, gol e assist
Milan, Ibrahimovic testimonial speciale: ora è più vicino al rinnovo© LAPRESSE
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MILANO - L'anteprima delle maglie che verranno utilizzate nella prossima stagione, come passaggio obbligato per decriptare il futuro di Ibrahimovic: c'era anche lo sguardo di Zlatan, nel simboleggiare le divise ufficiali del Milan. Un testimonial speciale (con lui anche Theo Hernandez , Calhanoglu, Biglia e Romagnoli), che negli ultimi tempi ha fatto pendere la bilancia dalla parte del sì. Pollice in alto per il rinnovo, forse ci siamo. Mai banalizzare un indizio, se si tratta di Ibra. Ha scelto di nuovo il nostro campionato, e il Milan gli ha dato le chiavi della svolta. E queste sono le ore decisive, con il procuratore Raiola sempre in cabina di regia – la proposta rossonera allo svedese si sta definendo, in parallelo c'è anche il contratto di Gigio Donnarumma – dopo che lo scorso gennaio ha riportato Ibrahimovic in Italia. Da una Sampdoria all'altra, nella partita di andata Zlatan esordiva nel suo secondo mandato con il Milan. Ha riacceso gli ardori di una squadra sull'orlo del baratro, fatto cambiare marcia e raddoppiato il numero di reti e vittorie rossonere. Sette gol di Ibra – uno ogni 171 minuti – più quattro assist in sedici presenze di campionato. Scusate se è poco.

Arrivato a quasi 38 anni, lo svedese non è stato solo fumo negli occhi per i tifosi. Parla il campo, e l'effetto di una scarica elettrica che l'attaccante è riuscito a dare (l'ultimo scudetto vinto dal Milan, nel 2011, porta la sua firma). Per dire: quello 0-0 di San Siro contro la Sampdoria nel giorno dell'Epifania, è stata anche l'ultima volta del Milan senza gol in campionato. Del resto, Ibra non è mai una presenza discreta. Non ha messo soltanto la propria innata leadership in campo, Ibra. E' stato dirompente quanto basta anche nel fare reparto, rianimando compagni di squadra – come nel caso di Rebic, capocannoniere del Milan – fin lì brutta copia di se stessi. E si è pure dimostrato integro fisicamente: Zlatan ha impiegato tre giorni, in gennaio, per passare dalle parole (la sua presentazione al Milan) ai fatti, con il debutto che è storia di un girone fa.

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