Milan, è un Diavolo mai visto

Per i rossoneri di Pioli 8 vittorie nelle prime 10 giornate di campionato: la squadra vola anche senza Ibrahimovic ed è tra le più giovani in Europa
Milan, è un Diavolo mai visto© LAPRESSE
3 min

MILANO - Il sapore della vittoria è davvero dolce e il Milan si è abituato negli ultimi mesi a degustarlo con frequenza inimmaginabile. Non è più una sorpresa ma una realtà, la squadra convince e vola come mai in passato, e c’è vita sul pianeta rossonero anche senza Ibrahimovic e Kjaer. Il successo in trasferta contro la Sampdoria ha consolidato il primato dei rossoneri in classifica e ha dimostrato che la squadra di Stefano Pioli non scherza affatto nella corsa allo scudetto. Dopo dieci giornate il Milan ha cinque punti di vantaggio sull’Inter, sei sulla coppia Juve e Napoli e addirittura otto punti sulla Roma, numeri incredibili che però fanno seguito a quanto visto in tutto il 2020, cioè una squadra solida e difficile da battere. L’ultimo ko in campionato risale addirittura a 9 mesi fa, era l’8 marzo e i rossoneri perdevano in casa contro il Genoa prima del lockdown. Da quel momento è scattato qualcosa nella testa dei giocatori del Milan, e gara dopo gara i ragazzi di Pioli hanno costruito il primato di oggi, frutto di un intenso lavoro quotidiano a Milanello, e capacità di resettare immediatamente le fatiche di una partita per proiettarsi subito su quella successiva con la stessa fame e determinazione.

Sarebbe alquanto riduttivo affermare che il Milan sia solo Zlatan Ibrahimovic. La punta svedese è stato fondamentale nella crescita del gruppo, ha lavorato tanto sulla testa dei compagni esigendo sempre il massimo in ogni singolo allenamento, ma ora i giovani terribili del Milan vanno avanti pure senza di lui. In questa stagione il Milan ha dovuto fare a meno di Zlatan in otto partite, la metà saltate per Covid e le altre quattro per infortunio, e in queste partite il Milan ne ha vinte 7 e pareggiata una. I rossoneri senza Ibra hanno una percentuale di vittoria quasi del 90%, un dato che testimonia la bontà di un gruppo che si è formato nel corso dei mesi e che ora appare una macchina solida e continua. Con lo svedese in campo il gioco dei rossoneri è più fluido e concreto, poiché Ibra è una sicurezza in area di rigore essendo il capocannoniere della serie A con 10 reti in appena 6 apparizioni, ma senza Zlatan il Milan è riuscito ugualmente a mantenere un andamento da primato. La squadra scesa in campo al “Ferraris” di Genova, priva di elementi chiave come Kjaer, Ibrahimovic, Bennacer e Leao, aveva un’età media al di sotto dei 23 anni, non solo la più giovane d’Italia ma anche tra le più giovani in Europa

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video