De Ketelaere, c’è soltanto il Milan: escluso dai convocati del Bruges

Oggi il debutto contro il Genk, la richiesta del giocatore sarebbe stata quella di non prendere parte al match: vuole solo i rossoneri. Maldini aspetta
De Ketelaere, centrocampista del Bruges (MILAN)© EPA
Pietro Guadagno
3 min

De Ketelaere oggi alle 13.30 non sarà né in campo né in panchina per il debutto in campionato del Bruges contro il Genk. Il fantasista, infatti, è stato escluso dalla lista dei convocati: un po' a sorpresa, dopo le dichiarazioni di venerdì di Vanakem, l'allenatore della squadra belga. Pare che sia stata una precisa richiesta, che il club belga e proprio il tecnico hanno scelto di accogliere. Del resto avrebbe avuto poco senso forzare la situazione. La testa di CDK è da un’altra parte. Si vede già al Milan e, con quest’ultimo atto, l’ha voluto ribadire una volta di più. Basterà per sbloccare la trattativa? Lo scopriremo soltanto nelle prossime ore.

Fiducia in aumento

Il Milan, però, ha incassato un punto a favore. In maniera indiretta. E, probabilmente, non quello che si auguravano Maldini e Massara, che ieri, dopo l’amichevole con il Zalaegerszegi, si sono trasferiti a Villach insieme alla squadra. Dall’Austria, dunque, riallacceranno i contatti con il Bruges, con un pizzico di fiducia in più rispetto a venerdì sera. Un ulteriore segnale da parte del club belga sposterebbe la dead-line a domani a martedì. Le distanze tra domanda e offerta non sono abissali, ma le parti, finora, hanno mostrato rigidità. Il Milan ha messo sul tavolo 30 milioni più altri 2 come bonus. Il Bruges, invece, avendo dovuto rinunciare ai 37 proposti dal Leeds (CDK ha rifiutato), vuole almeno superare quota 35. Non aiuta certo il fatto che il Bruges non abbia bisogno di incassare, avendo i conti a posto. D’altra parte, potrebbe essere controproducente trattenere in squadra un giocatore che ha fatto una scelta precisa per il suo futuro.

Priorità attacco

Ad ogni modo, i giochi si stanno per chiudere, in un senso o nell'altro. Per il Milan, è una questione di rispetto, ma soprattutto di necessità. Visto che alla conclusione del mercato manca poco più di un mese e all’inizio del campionato meno di tre settimane, e il Diavolo deve aggiungere ancora tre tasselli: il trequartista appunto, un centrocampista e un difensore. La priorità, come ormai noto, è il rinforzo in attacco. Tanto che, lo stand-by per CDK, ha già spinto il Diavolo a riaccendere i contatti con l’entourage di Ziyech, ovvero il piano B. Ma in settimana potrebbe anche andare in scena un incontro con il Sassuolo e, in quel caso, a tenere banco sarebbe il nome di Berardi. La scelta, o meglio, l’investimento necessario per l’attacco, orienterà il reso del mercato. Con De Ketelaere, infatti, verrebbe “consumato” il 60% del budget a disposizione. E allora in difesa, ad esempio, si punterebbe ad un prestito, con Tanganga in prima fila, dopo i colloqui con Paratici dei giorni scorsi. Altrimenti, se l’innesto là davanti fosse Ziyech, che arriverebbe a titolo temporaneo, con diritto di riscatto (ma c’è il nodo ingaggio ancora da sciogliere), il preferito per la retroguardia diventerebbe N’Dicka, acquistabile solo a titolo definitivo – per 15-20 milioni -, avendo il contratto con l’Eintracht in scadenza nel 2023. In settimana si dovrebbe capire qualcosa di più anche di Renato Sanches, che in Francia danno nuovamente ad un passo dal Psg. 


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