Milan mai così scialbo ma è dura per tutti

Milan mai così scialbo ma è dura per tutti© Getty Images
Alberto Polverosi
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Né con i vecchi (dei nuovi arrivati solo Pobega titolare), né con i nuovi. Né con la forza (Giroud), né con la qualità (De Ketelaere e Adli). Era un Milan così piccolo, involuto, perfino svagato che per cambiarlo durante la partita ci voleva una squadra intera. A Reggio Emilia ha giocato la gara più brutta della sua stagione e anche fra le più brutte della gestione-Pioli. Detto che buona parte del merito va attribuito al Sassuolo, organizzato nella fase difensiva in modo più solido rispetto alla scorsa stagione, dei campioni d’Italia resta un’immagine sfocata.  

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Il derby alle porte, la profonda rotazione (cinque cambi), la difficoltà a trovare il ritmo, tutto questo ha condizionato la partita del Milan. Probabilmente dovremo abituarci a prestazioni del genere e non parliamo solo del Milan. Siamo entrati tutti insieme nella stagione-frullatore, iniziata di corsa e proseguita a ritmi folli. Mantenere una continuità di rendimento, con questo caldo e con questa frequenza di gare, sarà quasi impossibile. La Juve viene messa sotto sul piano del gioco dalla Samp e la partita seguente mette sotto la Roma; l’Inter passeggia con lo Spezia e nella gara successiva viene schiantata dalla Lazio; il Napoli ne fa 9 al Verona e al Monza e 0 a Firenze; la Roma infila due vittorie di seguito e poi il suo allenatore si vergogna del primo tempo contro la Juve. E adesso stanno per cominciare anche le coppe. Peraltro si deve fare attenzione anche ad altri riflessi: ieri si sono fermati per guai muscolari Berardi e Florenzi, che si aggiungono agli infortuni di Lukaku, Di Maria, Wijnaldum (Pogba era già inguaiato), Zaniolo (problema articolare) stanno saltando uno dietro l’altro i migliori. Per lo spettacolo è un handicap.  

Non è un discorso per scusare la scialba partita dei rossoneri, è un dato oggettivo. Pioli ha la qualità necessaria per risolvere i primi problemi dei quali non fa più parte Kjaer. E’ l’unica buona notizia per il Milan in questa sua grigia giornata di campionato. Il ritorno del danese garantirà in seguito una preziosa alternativa alla coppia centrale Kalulu-Tomori. Non è una notizia invece l’ennesima grande prestazione di Maignan. A parte il rigore parato, a un certo punto ha fatto un passaggio a pelo d’erba di 40 metri arrivato perfettamente a destinazione: tecnica e visione di gioco, ma è un portiere o un regista? 


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