Milan, De Ketelaere a caccia del gol perduto

Già padrone della trequarti rossonera, ma ancora senza reti: solo Crespo ebbe una partenza più lenta a livello realizzativo
Milan, De Ketelaere a caccia del gol perduto© AC Milan via Getty Images
Adriano Ancona
4 min

MILANO - Il gol, questo sconosciuto. Almeno per ora, nel senso che Charles De Ketelaere si è impadronito della trequarti milanista e adesso deve solo guarnire il suo nuovo corso rossonero con un’esultanza. L’ultimo derby, in caso di gol, lo avrebbe avvicinato a Kakà in questo senso. Ma l’appuntamento è stato ancora rimandato. Come del resto in Champions League, dove non va a bersaglio da quasi due anni. E non è bastato, a Pioli, mettere il belga nelle migliori condizioni per trovare una rete nelle sue prime sei partite con il Milan. Il tempo per decollare ce l'ha, in ogni caso. Cucire addosso il ruolo adatto a De Ketelaere - per il momento fermo a un assist contro il Bologna - fin qui però ha avuto i soli effetti dell’ambientamento. «Gli serve del tempo per inserirsi», ha detto Pioli dopo il pari di due sere fa.

Sequenza

L’ottavo acquisto più costoso nella storia del Milan, concluso dopo un tira e molla di oltre un mese con il Bruges, ha giocato quasi trecento minuti - compresi i recuperi - senza andare a segno. Tra titolarità e subentri, Pioli non ha mai rinunciato a De Ketelaere. Scelto nel Milan di partenza da quel 2-0 sul Bologna, una serata alquanto convincente per il belga, fin qui quello che gli manca è il gol. Dare un senso a un inizio in cui il Milan segue lo status di campione d’Italia, passa anche attraverso le magie di De Ketelaere. Non a caso, la disamina dopo il pari di Salisburgo ha coinvolto anche la rivedibile fase offensiva del Milan. La reazione dallo svantaggio e il punticino preso in Champions, non sono da disprezzare. Ma la lente d’ingrandimento è doverosamente rivolta sui miglioramenti che si possono apportare al Milan. Partendo per forza di cose dalla trasferta di Genova: già, perché l’imperativo è quello di guardare avanti. E nel prossimo passaggio di campionato, De Ketelaere - che dovrebbe giocare dall’inizio anche contro la Sampdoria - è chiamato a mettere nuova personalità al servizio del Milan. Peraltro gli ultimi due gol rossoneri, li hanno segnati i suoi due compagni di reparto della trequarti: Leao e Saelemaekers. Un’involontaria sequenza che ora chiama al gol anche De Ketelaere. Così, per mettere davvero i conti in ordine nella zona-gol milanista. Di certo, al belga non basta rubare l’occhio: vuole incidere anche sotto porta. La possibilità di togliere energia al lato destro della trequarti, per inserire lui da quel lato, ha lasciato spazio nel pre-campionato a un accentramento di De Ketelaere. Ecco perché il Milan sembra tagliato appositamente su di lui.

Precedenti

Scavando nel tempo, all’interno degli ultimi 25 anni soltanto Crespo tra i bomber di rilievo al Milan ebbe un avvio numericamente più difficoltoso. Quella volta, nel 2004, l’argentino impiegò nove partite per segnare: sbloccandosi il 20 novembre in una gara di Coppa Italia. I numeri avrebbero poi dato ragione a Valdanito. Robinho, invece, nel 2010 rimase come De Ketelaere a secco per sei partite riuscendo a colpire nella settima. Ronaldinho, un altro dalla carburazione non velocissima una volta arrivato a Milano, dovette aspettare cinque partite. Fino a togliersi il pensiero nel derby, la partita meno banale per definizione. Un po’ la missione che chiamava appunto De Ketelaere al primo gol, sabato scorso. Ma la precoce stracittadina fa già parte del passato. Il belga, sul campo dove lo scorso anno cominciava il lungo percorso rossonero verso lo scudetto, ha solo in testa il desiderio di svoltare anche con i gol.


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